Lesa (Novara) - Il bello di Villa Campari, l'ultimo acquisto di Silvio Berlusconi in fatto di case, è che è democratica. Alberi e siepi non sono impenetrabili come ad Arcore o Macherio: sul lago Maggiore si veste casual, la scorta c'è ma non si vede, il custode sorride e i curiosi possono fermarsi a scrutare i muri bianchi, il prato all'inglese dove atterra l'elicottero, l'approdo per i battelli, le vetrate del giardino d'inverno. Si può perfino attaccarsi alle cancellate come hanno fatto per tutto il giorno decine di persone. Afferravano le sbarre e strillavano come fossero in carcere, ma non chiedevano la libertà: invocavano Silvio, aspettavano che uscisse a passeggiare nel verde, volevano fargli gli auguri.
Ieri, 29 settembre, compleanno numero 72 di Silvio Berlusconi, trascorso nella villa di Lesa fresca di ristrutturazione. Il primo senza mamma Rosa. Il premier è atterrato attorno a mezzogiorno con la moglie Veronica, la figlia Barbara e un nipotino in braccio. Baci sotto le pale dell'elicottero grigio griffato Biscione. Dalla cancellata giornalisti e fotografi gli gridano qualcosa, lui fa segno di aspettarlo al cancello d'ingresso e si ferma a lungo a parlare. Chiacchiere e regali, come il portafortuna impacchettato in carta color oro inviato dal club World Italia. «Tutti abbiamo bisogno di fortuna». Due vicini vogliono essere i primi a fargli gli auguri; un altro gli sottopone il progetto di un sommergibile: «Presidente, glielo voglio far vedere. Approdo al suo imbarcadero». «Molto volentieri - ha risposto Berlusconi -, anche se per chi governa andare sott'acqua non è una buona cosa».
Si vede che il presidente del Consiglio è reduce da qualche giorno di relax, appare disteso e dimagrito, si dilunga sul Milan («il nostro obiettivo è confermarci numeri uno al mondo») ed è in vena di spot turistici. «Avevo visitato l'Umbria tanti anni fa, è una regione bellissima con tanti castelli. In Italia abbiamo tante cose belle, come per esempio i nostri laghi». Si volta e indica il Verbano. «Forse vale la pena restare qui piuttosto che inoltrarsi in percorsi che presentano una certa percentuale di rischio». Come l'Egitto, dove erano appena stati liberati i cinque turisti rapiti.
Festa di famiglia, con Veronica, i figli Marina, Piersilvio, Barbara e Luigi (Eleonora è a studiare negli Stati Uniti) e i nipotini: anche Silvio jr, secondogenito di Marina, compiva gli anni (quattro) ieri. Pranzo cucinato dal cuoco Michele Persichini, musica di Mariano Apicella. Per qualche ora gli uomini della politica restano fuori dal perimetro di casa Berlusconi, le telefonate di auguri (tra cui quelle del premier russo Vladimir Putin e dei presidenti delle Camere, Schifani e Fini) sono giunte di buon mattino.
Quattro passi nel parco della villa che unisce storia (fu di Cesare Correnti, patriota delle Cinque giornate e ministro del Regno), imprenditoria (appartenne a lungo alla famiglia che produce il bitter Campari) e finanza (nel confinante paese di Meina è sepolto Enrico Cuccia). Poi uno spettacolo di burattini per i più piccoli. «Devono divertirsi anche loro - scherza nonno Silvio -. Facciamo tutto in casa perché è giusto festeggiare, ma bisogna anche risparmiare».
Nel tardo pomeriggio un'uscita in barca con la moglie scortato dai motoscafisti di Stresa. I figli se ne vanno attorno alle 18, Piersilvio con la fidanzata Silvia Toffanin in elicottero, Marina con il compagno Maurizio Vanadia e i due bimbi in auto. Anche lei aveva qualcosa da festeggiare: il magazine Fortune ha collocato il presidente di Fininvest all'ottavo posto tra le donne manager più potenti al mondo. Accanto ai genitori rimangono Barbara e Luigi, anche se la festa è finita. «Stasera resto qui a lavorare - dice Berlusconi -. Abbiamo già festeggiato in famiglia».
L'elicottero che si alza richiama altri sostenitori del presidente del Consiglio. Berlusconi esce per salutarli, baci e fotografie assieme alle ragazze venute da Serravalle Sesia con le magliette azzurre «Meno male che Silvio c'è» e le bandiere del Pdl, e alle signore armate di telefonino.
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