I giochi potrebbero riaprirsi a Bari dopo che la terza sezione del Tar del capoluogo pugliese, presidente Amedeo Urbano, ha accolto parzialmente le richieste istruttorie presentate dal candidato Pdl alle ultime elezioni comunali, Simeone Di Cagno Abbrescia, contro i risultati del primo turno che videro un distacco di meno di 6mila voti dallo sfidante, poi vincitore al ballottaggio, Michele Emiliano (centrosinistra) ora al suo secondo mandato consecutivo.
Il Tar ha ordinato alla prefettura la verifica dei verbali di 72 sezioni elettorali per verificare lesatta rispondenza dei votanti e delle schede votate e la contestuale corrispondenza degli elettori. La prefettura ha tre mesi di tempo.
Respinto il ricorso di Di Cagno Abbrescia, invece, su altre 58 sezioni perché - si legge nel provvedimento - «non costituiscono di per sé ragioni di legittimità delle operazioni elettorali». La sentenza è prevista per il prossimo 25 febbraio: nel caso in cui venissero riscontrate illegittimità, le elezioni sarebbero da ripetere, anche se solo ed esclusivamente nelle sezioni per le quali il tribunale amministrativo regionale ha chiesto la verifica istruttoria.
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