Cronaca locale

Comunali, sfide all’ultimo voto in Brianza

A Verano Udc e Fi schierano l’ex calciatore di Inter e Como Scanziani

Non c’è solo Milano. Il 28 e 29 maggio in sei grossi centri della Brianza si vota per il sindaco. Da Arcore a Vimercate, si rinnova la sfida tra Cdl e Unione. Che a volte, però, si presentano spaccate.
Unione divisa a Vimercate. Da febbraio palazzo Trotti è retto dal Commissario prefettizio Ennio Sodano, nominato dopo le dimissioni del diessino Enrico Brambilla che ha lasciato per correre, invano, al Senato. Sarà capolista nella Lista Ds che sostiene il suo omonimo Paolo Brambilla. Dietro a quest'ultimo ci sono anche Comunisti italiani, Margherita, Verdi per la pace, Italia dei valori e Rifondazione comunista. Niente lista per l'Udeur che non è riuscita a raccogliere le firme necessarie. La Casa delle libertà si presenta compatta dietro Carlo Tardini dell’Udc che corre in rappresentanza della Lista civica «Noi per Vimercate» e della Cdl unita. Per quanto riguarda le liste, il partito di Tardini ha deciso di far confluire i suoi candidati nella Lista civica creata da Giovanni Sala e da Flavio Levi. Il terzo e ultimo candidato sindaco è Franco Levati della Rosa nel pugno. Il partito dopo un tira e molla coi Ds ha deciso di correre da solo.
Ad Arcore Cdl favorita. Ad Arcore le elezioni del 28 maggio valgono doppio. Sia per l’inquilino illustre quanto perché il sindaco di sinistra era caduto non avendo la maggioranza in consiglio comunale e la Cdl ha buone possibilità di vittoria. Sarà l'avvocato Massimo Rocchini a correre con la Casa delle libertà. Rocchini aveva già sfidato Ippolito Ottone a Vedano senza successo. Una vittoria che è a portata di mano dal momento che il centrosinistra ha grossi problemi interni presentandosi con due liste, una con Ds, Verdi e una lista civica e l'altra con Margherita, Rifondazione, «Per Arcore democratica» e Rosa nel pugno. L’Udc, che voleva correre da sola con una lista civica, candidato Gianni Cardini, alla fine si è piegata e correrà con la Cdl. Sgombrato il campo dai dubbi che volevano la segreteria regionale indecisa se concedere o meno il simbolo alla locale sezione del partito di Casini, il sessantacinquenne ex dirigente dell’Ibm ha accettato la proposta di buon grado. Forza Italia tenta l’assalto a Villa Borromeo candidando come capolista Claudio Chetta. A sostenere Rocchini ci sono anche Lega nord e An.
Polo compatto a Vedano. E alla fine anche Vedano ebbe il suo Podestà. Giovanni Podestà, ingegnere, leghista, nonostante la malattia che lo ha colpito due mesi fa, sarà il candidato della Casa delle libertà. Anche se gli azzurri hanno preso il triplo dei voti del Carroccio alle ultime Politiche sono stati costretti a cedere la poltrona di candidato sindaco. Il Carroccio sarebbe andato da solo e la paura di perdere nuovamente il Comune con un margine sulla carta così ampio come ha la Cdl, ha fatto il resto. Ed allora insieme per fugare i dubbi. Il candidato del centrodestra, che se la vedrà con Patrizia Lecchi, ha presentato la sua squadra di governo. In caso di vittoria vicesindaco sarà la coordinatrice di Forza Italia Antonietta Agnes Bozzano, assessori Gianni Colombo della Lega, Francesco Mantovani di An e Matteo Medici di Forza Italia cui spetterà l'assessorato allo Sport. Probabile assessore azzurro anche Albano Catti, mentre Sergio Sforzini è in quota Udc.
La sfida di Limbiate. Antonio Romeo, il candidato per la Casa delle libertà, ha scelto di fare campagna elettorale tra la gente. «Come sindaco e cittadino chiedo di non tornare indietro» sostiene il primo cittadino in corsa per il bis. Trova che i limbiatesi abbiano sviluppato uno spirito di appartenenza alla città, proprio grazie al lavoro fatto dalla sua giunta per migliorare il centro e i quartieri. Con lui An, Unione democratica di centro, Lega Nord, Forza Italia e le due liste civiche Insieme per Pinzano e Per Limbiate. È con quest'ultima compagine che il sindaco uscente si presenta, invece che con Forza Italia, con la quale si era candidato nel 2001. In città ci sono diversi cantieri aperti, dal teatro a Pinzano al Centro commerciale sulla Saronno-Monza. «Nei cinque anni passati alla guida della città abbiamo privilegiato la quantità, da ora in poi guarderemo alla qualità di opere e servizi - promette Romeo-. La nostra città non deve essere considerata solo un dormitorio, equilibreremo lo sviluppo urbanistico con l'attenzione al disagio sociale, apriremo un centro di ascolto e risposta per chi ha bisogno».
Carroccio da solo a Biassono. La Lega balla da sola. Forte di dieci anni di amministrazione «padana», il Carroccio non ha voluto alleati dietro Piero Malegori, nato a Monza nel 1970 e vicesindaco nella giunta De Biasio. Gli sfidanti sono «Lista per Biassono» per il centrosinistra che candida Angelo Mosca, 66 anni. Il centrodestra invece si schiera con la sigla Cdl, Cristiani democratici liberali e un simbolo che racchiude quelli di Forza Italia, An e Udc. Il loro candidato sarà Pietro Lodi, 44 anni, maresciallo dei carabinieri.
Cdl divisa a Verano. Casa delle libertà in ordine sparso anche a Verano Brianza.

Ove Lega e An correranno da sole e Forza Italia e Udc sostengono Sandro Scanziani, politicamente molto vicino a Comunione e Liberazione. L'ex giocatore di Inter, Sampdoria e Como sfiderà Renato Casati che si presenta per una Lista civica di centrosinistra «Viviverano» che ha raccolto l'eredità dell'amministrazione uscente.

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