Cinzia Romani
nostro inviato da Bracciano
Il sapore dellevento? È nel manifesto fatto affiggere sui muri di Bracciano dal sindaco Patrizia Riccioni, che conosce a fondo i suoi concittadini, chiusi e diffidenti come tutti gli abitanti dei luoghi piccoli e tranquilli: «In occasione del propabile evento mediatico, si richiede la collaborazione e la tolleranza da parte dei cittadini, per superare gli inevitabili problemi che potranno verificarsi». Quellerrore di stampa («propabile» come lo direbbero i comici Montesano o Proietti, scherzando sulle pronunce burine) è indice certo, quasi un lapsus, di un lieve disagio. Nessuno, qui nellarea braccianese, finora ha avvistato i divini Katie & Tom, che pure in questi ultimi due giorni hanno fatto su e giù con la Limousine tra il castello Odescalchi e la capitale, dove se la stanno spassando (ieri hanno pranzato al St. Regis), sempre senza concedersi ai fans. Questa Scientology, con le sue fisime tremende (silenzio quando si partorisce, mangiate il cordone ombelicale, non fissate il divo negli occhi), ai quali Tom Cruise ha aderito come una cozza al proprio scoglio, comincia a stufare. Invano i cameramen di Los Angeles e di Sydney, di Madrid e di Londra, di Roma e di New York cercano i filtri giusti per i teleobiettivi: piove e, sotto lacqua, lago e castello sembrano grigie trappole per topi. Senza contare che questo è davvero un matrimonio blindato, con gli sposini chiusi nelle bomboniere delle esclusive miliardarie.
Intanto, il primo cittadino sta pagando cara la visibilità internazionale del suo borgo: per fronteggiare limpatto di mezza Hollywood piombata di colpo in Etruria meridionale (ieri sono arrivati a Fiumicino Jennifer Lopez, Brooke Shields, evidentemente riconciliatasi col divo Cruise, dopo la di lui sparata sulluso degli psicofarmaci da parte di Pretty Baby, e Jim Carrey) ha dovuto costituire ununità di gestione, coinvolgendo carabinieri, Protezione civile, polizia municipale e scomodando la Scuola dartiglieria trasformata alloccasione in parcheggio, chiedendo altresì un contributo daffaccio (mille euro per tre giorni) alle troupe televisive. Tutto bene, i media tanto pagano. Ma i vecchi che abitano le case sulla via del lago sono preoccupatissimi: «Se mi sento male, come fa lambulanza a venire in tempo da me?», si chiede Anna, settantatreenne braccianese, che vive nel centro storico con la nipote e tre gatti. Ieri, alla conferenza stampa della sala consiliare del Comune, si è materializzato quasi come un ologramma (tanto, qui, tutto è agognata apparenza) il regalo del Comune agli sposi: una miniatura del castello Odescalchi in argento, su base di marmo giallo screziato, con incisa la data fatidica delle nozze. Una pergamena, poi, è stata donata, in segreto, a Tom & Katie «se il matrimonio avverrà, daremo anche la cittadinanza onoraria», azzarda larchitetto Riccioni, che soffre di non godere delle stesse leggi speciali di Roma. In realtà, i braccianesi sembrano contenti soltanto di vedere la loro cittadina tirata a lucido, con le fioriere un po ovunque e il lungolago finalmente mondato da erbacce e cartacce. «Erano ventanni che non si ripuliva quella zona», è il commento generale.
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