Il progetto è importante. Un punto fermo per le giunte milanesi da Pisapia in avanti, anche se in realtà ad una «low emission zone» già ci aveva pensato anche Letizia Moratti. Un piano che immagina due aree videosorvegliate e a traffico regolamentato: Area C nel centro storico e la «Low emission zone» che si estende fino al perimetro delle tangenziali e che potrebbe allargarsi anche fino alle aree dei centri abitati della città metropolitana con la partecipazione dei Comuni che vorranno aderire. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni di pm10 e di scoraggiare con un ticket quell'esercito di tir, furgoni e vecchie auto che ogni giorno entrano ed escono da Milano spingendo i proprietari a disfarsene. Per chi ne ha possibilità. Cosa succederà nei prossimi anni lo ha spiegato ieri l'assessore al traffico Marco Granelli presentando la «Low Emission zone» ai presidenti dei nove municipi che entro febbraio dovranno dare un parere per far sapere al Comune cosa ne pensano.
«Cosa ne penso un po' si può già dire- spiega Marco Bestetti, azzurro, presidente del Municipio 7- É un progetto che segue la linea ideologica di messa all'indice delle auto che ha caratterizzato la giunta precedente senza offrire un'alternativa potenziata di trasporto pubblico»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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