In Comune manca un revisore, «delibere fuori controllo»

In Comune manca un revisore, «delibere fuori controllo»

«Non voteremo più a favore di alcuna delibera fino a quando il Comune non risolverà il problema del collegio dei revisori. Ogni delibera in questo momento è illegittima». Non è un’accusa a caso quella che arriva dai banchi del centrodestra in consiglio comunale, sollevata da Lilli Lauro (Lista Biasotti) che attacca a tutto campo chiedendo la sospensione di tutte le attività del consiglio, spiegando nel dettaglio perché il Comune di Genova in questo momento è fuori legge. Il problema era nato mesi fa quando era stato deciso dalla maggioranza di nominare come revisore dei conti Roberto Benedetti che per quella carica risultava ineleggibile. Da quel giorno un’impasse che si era risolta con la scelta di Benedetti di non accettare la carica. Ma nessuno ha ancora provveduto a sostituire il suo nominativo. Da qui la polemica dell’opposizione: «Il presidente del consiglio comunale dice di fidarsi di quanto disposto dalla Segreteria generale che sostiene che il funzionamento del collegio dei revisori possa ritenersi valido anche nel caso in cui siano presenti solo due componenti - spiega la vicenda Lauro-. Sostengono che tutto possa scorrere perché uno si è dimesso. Ma il punto sta proprio nel fatto che Benedetti non si è dimesso, ma non ha accettato l’incarico».
Un problema non da poco visto che Benedetti, non accettando la carica, non ha permesso al nuovo collegio dei Revisori di costituirsi formalmente. In sostanza, i pareri legittimati dai due revisori che hanno accettato l’incarico (Nicola Fossati e Fabrizio Rimassa) non possono essere considerati validi. I due revisori si sono già riuniti il 7 aprile scorso, ma a sentire Lilli Lauro, senza poter esprimere il parere del Collegio dei Revisori. «Il vizio, purtroppo non rilevato dal Segretario Generale del Comune con il suo parere di legittimità - racconta la consigliere della Lista Biasotti - travolge non solo le deliberazioni assunte dal consiglio comunale sul tema della fusione Iride- Enìa, ma anche tutte le altre delibere assunte senza la necessaria formulazione del parere del collegio dei revisori dei Conti».

I gruppi di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Biasotti, Lega Nord e La Destra sono compatti nel votare contro a qualsiasi delibera passi dal consiglio comunale, «questo perché l’illegittimità comporta profili di responsabilità sia del Sindaco, sia dei componenti della giunta comunale, sia dei consiglieri comunali che hanno votato o voteranno a favore delle deliberazioni in questione - conclude Lilli Lauro-. Una responsabilità non solo politica o amministrativa, ma anche civile e patrimoniale nei confronti dei terzi».

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