Il Comune paga i sindacalisti distaccati: Lega: «Tagliare»

Il direttore generale del Comune piange un bilancio 2012 di lacrime e sangue. «Anche se applicassimo tutto il possibile, l’anno prossimo ci mancherebbero comunque i soldi» avvertiva ieri al Forum delle politiche sociali. Il primo gennaio Milano partirà con un deficit «pari a tutto il bilancio delle politiche sociali, 375 milioni», per recuperare risorse Davide Corritore accenna a «progetti di collaborazione con le aziende», alla «task force per il recupero dell’evasione fiscale» ad azioni contro quel meccanismo di «ricorsi e caduta in prescrizione delle multe che ci fanno perdere milioni di euro all’anno». C’è un metodo rapido che suggerisce invece il capogruppo della Lega Matteo Salvini per recuperare fondi: «Tagliare i sindacalisti pagati con denaro pubblico, peraltro viene da chiedersi quanto difendono ancora i lavoratori e quanto invece si occupano di far favori, gestire straordinari, cambiare turni e favorire trasferimenti per amici e conoscenti». A Palazzo Marino sono 21 i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato (uno solo è part time) «prestati» a tempo pieno all’attività sindacale: 13 Cgil, 3 Uil, 2 Cisl, 2 Csa e uno per il Cub. Provengono da tutti i settori, dai 4 vigili ai due funzionari dell’Infanzia al settore Risorse umane e Cultura.

Calcolando una media di 3mila euro lordi al mese, «sono circa un milione di euro l’anno dei milanesi “regalati” ai sindacati che hanno bilanci milionari, visti i tempi di crisi presento un’interrogazione al sindaco per chiedere se questi soldi possono essere spesi meglio».

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