Arianna Cioffi
Lo scontro tra i vigili urbani e lamministrazione comunale continua e sembra che la legge stia proprio dalla parte dei primi. Ieri mattina il giudice ha respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso dellavvocatura comunale col quale si chiedeva la sospensione dellordinanza che, pochi giorni fa (il 14 luglio), lufficiale giudiziario aveva portato in Campidoglio. Lordinanza, emessa dal giudice del lavoro e indirizzata al I Dipartimento - Politiche delle risorse umane e decentramento, prevede la verifica dei requisiti e lo spostamento in fascia «D1» (ufficiale di controllo e coordinamento) di 88 vigili urbani entro il 5 settembre.
Il provvedimento del giudice del lavoro è solo lultimo atto di una storia lunga cinque anni e iniziata quando, nel 2000, questo gruppo di poliziotti municipali e molti altri insieme a loro si videro negato il diritto di essere spostati in fascia «D1» con passaggio interno. Nel 2003, gli 88 fecero ricorso vincendolo. Ma la sentenza del tribunale, emessa nel 2004, venne ignorata dal comune. Tutto tornò nelle mani dei magistrati con lemissione dellordinanza portata in Campidoglio il 14 luglio scorso.
In quella data, allarrivo dellufficiale giudiziario, il direttore del personale del I Dipartimento e il legale dellavvocatura comunale, avvocato Lesti, avevano accettato lordinanza assicurando che sarebbe stata eseguita entro il prossimo 5 settembre. Subito dopo lamministrazione comunale aveva presentato ricorso chiedendo la sospensione del provvedimento.
Ieri, tuttavia, il giudice ha dato di nuovo ragione agli 88 vigili considerando inammissibile il ricorso del comune e bocciandolo anche per il ritardo con cui è stato presentato, 30 giorni dopo la notifica dellordinanza contro i 5 previsti per legge. Dunque restano validi i tempi desecuzione dettati dallufficiale giudiziario.
Lavvocatura comunale, però, non si dà per vinta e al termine delludienza lavvocato Lesti, durante un incontro con Luciano Andreoni presidente dellErmes (associazione dei dipendenti capitolini), ha sostenuto che il comune intende tener fede a quanto concordato con le organizzazioni sindacali in sede di Contratto decentrato e quindi farà di tutto per opporsi alla sentenza. Inoltre, pur chiarendo di non avere nulla di personale contro gli 88 vigili urbani, Lesti ha evidenziato lintenzione del comune di proseguire la battaglia legale.
Dopo la soddisfazione di pochi giorni fa, il presidente dellErmes Luciano Andreoni è amareggiato e, rinnovando il suo impegno al fianco degli 88 (ai quali si sono aggiunti altri 200 poliziotti municipali che hanno avviato la stessa procedura), chiede «allamministrazione comunale di comportarsi, come è richiesto a tutti i cittadini, nel rispetto della legge» e invita «il sindaco Walter Veltroni ad intervenire sulla vicenda al fine di non essere connivente con un atto di mancata giustizia che a tuttoggi sono costretti a subire i vigili ricorrenti che attendono lapplicazione della sentenza del 3 giugno 2004 del giudice del lavoro che - conclude Andreoni - ricordo, è immediatamente esecutiva». In attesa dellauspicato intervento del sindaco, tuttavia, sembra che i vigili e lassociazione che li sostiene incontreranno di nuovo i legali del comune, forse prima del 5 settembre, e ancora una volta in tribunale.
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