Il Comune regala i biglietti per il Pinelli di Fo

Si spengono le luci, si alza il sipario sulla questura milanese. Il commissario Bertozzo minaccia di arrestare un matto, malato di «istriomania», il bisogno di spacciarsi per altre persone. Lo stesso disturbo, in versione politica, di cui soffre Palazzo Marino. I sintomi della schizofrenia, per la verità, si erano già manifestati con il caso graffiti, messi in mostra al Pac e cancellati al tempo stesso dalla campagna I Lav Milan. O per patrocini, dati e poi tolti, a festival e mostre gay. Ma sulla storia ancora non si erano palesati. Da oggi vengono, invece, distribuiti all’Urban center e all’Info Point Famiglia e politiche sociali, i biglietti per vedere gratuitamente lo spettacolo «Morte accidentale di un anarchico» di Dario Fo. Spettacolo in cartellone al Leonardo da Vinci offerto, insieme ad altri 29 titoli, ai cittadini meno abbienti dall’assessorato alla Cultura. Lo stesso comune che, con il sindaco Albertini, aveva voluto ristabilire la verità storica mettendo una targa «a Pinelli, morto innocente» proprio sotto le finestre di quel commissariato e che fa il bis con Letizia Moratti, che inaugura quella proprio lì dove fu ammazzato il commissario Calabresi. A Palazzo si arrossano le guance, i palmi della mani si bagnano di sudore. «Chiederò a Sgarbi di bloccare la distribuzione dei biglietti - tuona, senza nascondere l’imbarazzo Giulio Gallera, capogruppo di Fi -. È una provocazione inaccettabile». «Il Comune - commenta Carlo Fidanza, capogruppo di An - ha già scelto da che parte stare: patrocinare uno spettacolo che accredita la tesi di chi ha condannato a morte Calabresi è grave».


Il commissario Bertozzo si è spazientito e rilascia il Matto che si trova da solo nella stanza del questore, dove viene in possesso di documenti sulla morte di un anarchico caduto dalla finestra in circostanze poco chiare. Sarà la maledizione di Fo, aspirante sindaco sconfitto?

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