Il Comune per tappare i buchi si fa controllare dal Prefetto

Il Comune per tappare i buchi si fa controllare dal Prefetto

Tremila metri quadrati di graffiti cancellati (300mila euro). Trecentocinquantamila metri quadrati di asfaltature rifatte (5 milioni e 700mila euro). Trentadue chilometri di marciapiedi rimessi a nuovo (5 milioni di euro). Mille punti luce e otto chilometri di guard-rail nuovi di zecca per la Sopraelevata (4 milioni di euro). Altri 1.410 punti luce sostituiti (un milione e 750mila euro) e venticinquemila aree verdi riqualificate (3 milioni e 250mila euro).
In totale venti milioni di euro, di cui 5,7 milioni saranno destinati ad Aster e il resto ai privati che si aggiudicheranno gli appalti. Un progetto che è anche il frutto di un bel risparmio fatto virtuosamente dal Comune.
Benissimo. Soltanto che, per tappare i buchi, il sindaco Marta Vincenzi ha chiesto addirittura «aiuto» al prefetto di Genova Francesco Antonio Musolino soprattutto per evitare irregolari «infiltrazioni» criminali e il «lavoro nero» come i due rappresentanti delle istituzioni ieri mattina hanno spiegato durante la presentazione dell'accordo siglato a quattro mani.
In sostanza si punta a una «maggiore trasparenza e legalità nell'esecuzione degli appalti». Che per «tappare i buchi» e cancellare i «graffiti» viene bene. Ci mancherebbe. Ma che i genovesi sperano possa continuare per tutti quegli appalti, anche più sostanziosi, in futuro.
«Non abbiamo alcun campanello di allarme di irregolari infiltrazioni o di organizzazioni di lavoro nero a Genova - chiarisce il Prefetto - l'accordo siglato è soltanto un fatto concettuale di prevenzione che naturalmente auspichiamo venga allargato anche agli altri appalti pubblici, tanto che in futuro prevediamo un altro accordo più specifico soprattutto per controllare meglio, con le dovute informazioni, quelle società che si affacciano sul mercato degli appalti genovesi».
Come dire: per ora le aziende genovesi si sono comportate bene e non ci sono campanelli d'allarme per sfruttamento del lavoro nero e «mastrussi» negli appalti, ma non si sa mai.
Al primo incontro della «cabina di regia» della Prefettura e del Comune nei prossimi giorni saranno invitati le associazioni, le organizzazioni sindacali, i soggetti pubblici e privati, gli imprenditori che sono interessati a contribuire al programma anche mediante forme di sponsorizzazione.


«Vogliamo coinvolgere tutta la città - spiega Vincenzi - perché la riqualificazione del tessuto urbano deve diventare la grande opera pubblica del 2010 di Genova. Tutto deve essere realizzato con la massima regolarità e con la massima trasparenza».

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