Niente proteste, questanno. Gli asili nido e le scuole di infanzia del Comune resteranno aperti per tutto il mese di luglio, garantendo così la continuità del servizio alle famiglie di Milano. Laccordo con i sindacati - Cgil, Cisl, Uil e Diccap - è stato raggiunto due giorni fa e prevede turni di 15 giorni per le educatrici che già durante l'anno seguono i bambini. Come lestate scorsa, quindi, Palazzo Marino non ricorrerà a personale esterno ma manterrà in servizio circa 1.200 maestre per le scuole di infanzia (1.644 le prime due settimane e 552 gli ultimi 15 giorni) e circa 900 per i nidi (601 allinizio e 522 alla fine).
«Ricorreremo prima di tutto alle adesioni volontarie - spiega lassessore comunale alle Politiche sociali, Mariolina Moioli -. Se non basteranno richiameremo le educatrici assunte a tempo determinato e poi via via tutte le altre, utilizzando specifici criteri condivisi fra lamministrazione e le organizzazioni sindacali». Il Comune ha deciso di aumentare anche il numero dei centri estivi in servizio a luglio, vista la crescita delle iscrizioni. Nei primi 15 giorni del mese saranno, infatti, 6.092 i bimbi che frequenteranno le scuole di infanzia. Che diventeranno 5.759 le ultime due settimane. Per quanto riguarda i nidi, invece, gli iscritti sono 3.170 all'inizio di luglio e poi 2.696 nelle ultime due settimane. «Sono molto soddisfatta del senso di responsabilità dimostrato da tutti per garantire la continuità educativa ai bambini - prosegue lassessore -. Con questo accordo è stato sancito un principio fondamentale. Lo stesso sindaco, Letizia Moratti, è molto soddisfatta. E come lei lassessore Giovanni Terzi».
Per aiutare le maestre che sono anche mamme, il Comune ha inoltre deciso di riaprire le iscrizioni ai centri estivi: «In questo modo le educatrici sapranno dove lasciare i loro bambini e potranno lavorare più serenamente». Laccordo chiude anche la questione del pagamento delle maestre richiamate in servizio a luglio 2008. «Io avrei provveduto immediatamente - afferma la Moioli -, in ogni caso a tutte sarà riconosciuto il compenso, in base naturalmente ai giorni che hanno lavorato».
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