Dai concerti (che non si sono mai svolti) sono passati sei mesi. E almeno per ora non si vedono rimborsi allorizzonte. Tanto che Mario Spanu, commissario straordinario al comune di Rapallo, ha preso carta e penna per fare il punto della situazione: «Ritengo doveroso ribadire la posizione del Comune in merito alla mancata effettuazione, nella scorsa stagione estiva, dei concerti di Gianna Nannini e di José Carreras - ha scritto a giornali e tv-. La civica amministrazione ha proposto unazione civile per ricevere il rimborso per sè e per chi ha pagato il biglietto senza poter assistere agli spettacoli. Il procedimento risulta incardinato davanti al tribunale di Chiavari, restiamo in attesa che la magistratura condanni la società che ha organizzato gli eventi a pagare i danni».
Lintento di Spanu è chiaro: «Vogliamo rasserenare il clima, cè una campagna elettorale in corso, si devono smorzare i toni e lavorare tranquilli. Di tensioni ce ne sono già troppe». Ma la questione, a Rapallo, ha lasciato qualche strascico.
Armando Ezio Capurro, in quel momento sindaco, aveva fatto della stagione di concerti uno dei vanti della sua amministrazione. Ancora oggi, in uno dei volantini elettorali per la corsa a sindaco, cè una foto a ricordare quegli spettacoli, quattro dei quali non si sono mai svolti. Quelli della Nannini e di Carreras sono stati prima rinviati e poi annullati. «È evidente che cè stato un danno per il Comune e per i cittadini che avevano comprato il biglietto - attacca Roberto Bagnasco, ex primo cittadino di Rapallo e capogruppo di Forza Italia in Provincia-. Ma a uscire male è soprattutto limmagine di Rapallo. Le colpe di Capurro? Non si può comprare una Ferrari e volerla pagare come una Cinquecento. Se lo fai, meglio aspettarsi qualche problema...».
La Ferrari (il pacchetto di concerti) era costata 100mila euro.
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