Concerto di Natale in Duomo Una tradizione di 600 anni

Ingresso libero per l’annuale evento promosso dal Rotary. Si prevedono 5mila spettatori

Piera Anna Franini

Con i suoi seicento anni di vita, la Cappella Musicale del Duomo costituisce l’organismo più vecchio della città. Ma pure - almeno nel suo genere - d’Europa. Correva, infatti, il 3 settembre 1402 quando i deputati della Fabbrica del Duomo designavano un «musico in qualità di cantore» che l’anno seguente avrebbe messo in moto un’attività, mai interrotta, fatta di produzione in proprio di partiture, di una scuola di formazione per interpreti e di un avvicendarsi di compositori e di maestri. Un’istituzione che a tutt’oggi opera a ritmo serrato, attiva ogni domenica e in occasione di particolari solennità. Interviene con un coro virile e di fanciulli (cresciuti nella scuola annessa), e all’occorrenza un’orchestra.
Martedì, ore 20.45, il Duomo spalanca le porte per un concerto di Natale offerto alla cittadinanza dal Rotary Club. Da dieci anni a questa parte il Rotary fa a Milano il suo regalo: quello del dicembre 2005 è appositamente intriso di ingredienti milanesi.
In programma, infatti, campeggiano partiture composte da musicisti legati a Milano e al Duomo, che convivono con lavori di autori chiave della storia della musica come Haendel e Bach. Concerto che offre pure l’opportunità di rivisitare o di scoprire composizioni fiorite in quella pregiata serra che fu la Cappella. Che annovera, fra gli altri, Franchino Gaffurio, Michelangelo Grancini, Antonio Fioroni, fino ad arrivare a Luciano Migliavacca (in programma) che fino al ’98 ha contribuito al rinnovamento della musica sacra post-conciliare. Il lavoro di scavo nella tradizione meneghina fa capo a Gian Luigi Rusconi, artefice del concerto e martedì alla guida del Coro, complesso pronto a cambiar pelle a seconda dei brani. All’appuntamento intervengono il trombettista ufficiale del Duomo, Alberto Cazzulani e l’organista Emanuele Vianelli.


La serata, a ingresso libero, è messa in campo dal Rotary con l’aiuto della Cappella Musicale, la parrocchia di Santa Tecla e la Veneranda Fabbrica del Duomo. Si stima una presenza intorno alle cinquemila unità. Saggio, dunque, raggiungere il Duomo per tempo.

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