Concorso per «cittadini in erba» L’educazione civica torna in aula

Ecologia, etnie, diritti e doveri: progetto Civis arriva anche alle elementari e invita gli alunni a esprimere creatività

Leggere libri, andare in bicicletta, navigare in Internet. Cose che facciamo tutti i giorni, ma che se fatte in un certo modo possono essere molto educative. Soprattutto per i più piccoli. Prendete L’occhio del lupo di Pennac. È la storia di un bimbo che vedendo un vecchio lupo con un occhio solo, per guardarlo tiene chiuso uno dei suoi: il lupo si commuove e racconta la sua vita al ragazzo che, commosso a sua volta ricorda le sue vicissitudini attraverso la terra africana. Una storia che parla da sola. È da queste piccole grandi cose che nasce il concorso «Cittadini in erba». Promosso da Progetto Civis, associazione nata da un gruppo di soci del Rotary club, il concorso si rivolge ai ragazzi del terzo e del quarto anno delle elementari. E questa è un’altra novità, perché Progetto Civis si è sempre occupato di licei e università e solo da quest’anno pensa anche ai più piccoli. Come? Fornendo alle scuole materiale su temi ambientali e su diritti e doveri dei cittadini. Libri, filmati, percorsi «ecologici» che insegnano ai più piccoli come convivere con altre culture, rispettare verde e animali, imparare a risparmiare energia. Una volta assimilate tutte queste nozioni, i bimbi possono rielaborarle dando sfogo alla creatività: con lavori come video, temi, disegni. Chi più ne ha più ne metta.
Progetto Civis insomma si propone di riattualizzare l’educazione civica. Materia che una volta nelle scuole - medie e licei - si insegnava, e che oggi è quasi sconosciuta perché, dopo essere stata inserita nelle ore di storia, è diventata facoltativa: a discrezione dell’insegnante. I ragazzi non imparano più cosa sia lo Stato, quali siano i poteri di un presidente, quali diritti e doveri abbia un cittadino. Ma siccome oggi la società civile è più complessa, può succedere ad esempio che gli studenti occupino le scuole, e magari la maggior parte di loro non sappia neanche il perché. Come rimediare allora questa ignoranza diffusa? «Dovrebbero intervenire le istituzioni, a partire dalle scuole. Per agevolare questo compito, noi stiamo cercando di proporre un modello di formazione. Per realizzarlo e per sensibilizzare le istituzioni, proponiamo diverse tematiche», dicono dall’associazione Progetto Civis. Temi da sottoporre ai docenti, che li dovranno a loro volta insegnare ai ragazzi. L’associazione si propone dunque di «aggiornare» quella che una volta era la vecchia educazione civica.
Progetto Civis fino a quest’anno si era rivolto a licei, università e al mondo degli adulti (nel 2006 sarà organizzato un seminario, otto incontri per sensibilizzare gli adulti su temi come ambiente e lavoro). Da quest’anno il progetto guarda anche ai più piccoli.
Termine ultimo per l’adesione al concorso «Cittadini in erba», il 10 gennaio 2006.

I lavori dovranno pervenire alla segreteria del Progetto entro e non oltre il 28 aprile 2006. I premi, fra i quali un sistema audiovisivo e un computer, sono davvero ricchi. Informazioni allo 02.89096061 o al sito www.progettocivis.it).

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