Concorso Expo per bar e ristoranti ecosostenibili

Concorso Expo per bar e ristoranti ecosostenibili

Continua a prendere corpo facendosi sempre più concreto il progetto per l’Expo del 2015 che diventerà «il più grande spazio pubblico d’Italia». E così per disegnare le sue strutture di servizio si affida alla creatività degli architetti di tutto il mondo bandendo un concorso internazionale d’idee presentato ieri dall’amministratore delegato della società Giuseppe Sala, «Architetture di Servizio: principi di sostenibilità per un’architettura a tempo». Dalle proposte dei partecipanti al concorso, poi, prenderanno spunto la progettazione preliminare, esecutiva e definitiva. Al centro, come sempre, il tema della compatibilità ambientale che guiderà la giuria nella valutazione dei progetti per strutture temporanee che vanno presentati entro il 24 febbraio: qualità e sostenibilità sociale, tecnica, estetica, energetica e tecnologica. Da ricercare l’armonia del contesto, il comfort, la riconoscibilità, la funzionalità e la rapidità di costruzione. di edifici che saranno smantellati al termine della manifestazione e i cui componenti potranno essere o riutilizzati o riciclati. «Ma evitando scorie, di avvelenare il territorio», come ha sottolineato lo storico dell’architettura Luca Molinari. Tre le diverse tipologie degli edifici messi per 67mila mq e 63 milioni di euro di lavori, suddivisi in 14 di grandi dimensioni o «stecche», disposti perpendicolarmente al decumano e che raccoglieranno ristoranti, spazi commerciali, servizi ai visitatori, sicurezza, logistica, magazzini e locali tecnici; 12 bar che insieme ai servizi igienici costituiscono le unità di servizio; 16 strutture di piccole dimensioni, di cui 10 chioschi per la ristorazione veloce in prossimità del percorso perimetrale lungo il canale e 6 Infopoint nelle aree verdi. Il bando è stato pubblicato, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale, anche sulla Gazzetta Europea da dove, in 48 ore, è stato scaricato da oltre 5mila interessati. Per il vincitore ci sono in palio 90mila euro, mentre 14mila euro verranno riconosciuti a chi si piazzerà tra il secondo e quinto posto.

«Guardiamo all’Expo come a un laboratorio sociale, culturale e progettuale unico - ha spiegato Sala -, un luogo in cui dare risposte, indicare strade possibili a una crescita sostenibile, consapevole e armonica per i tempi che verranno». Ecco perché, ha concluso, «la sfida è definire un’architettura nuova, capace di essere sobria e generosa con l’ambiente».

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