Condanna Alemanno: «Il sabotaggio è un’idea criminale»

Boicottare i negozi degli ebrei a Roma. È questa la proposta avanzata due giorni fa dal sindacato Flaica Uniti Cub: per protesta contro l’operazione israeliana in corso nella Striscia di Gaza. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha visitato ieri i negozi del centro di Roma, assieme al presidente della Comunità ebraica, Riccardo Pacifici, e Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento e vicepresidente della Confcommercio di Roma. Il primo cittadino ha commentato così la proposta di boicottare i negozi gestiti da ebrei: «È un dovere del Comune dare solidarietà in particolare ai commercianti rispetto a questa idea folle e criminale del sabotaggio dei negozi ebrei e comunque dei prodotti d’Israele. Una cosa che rimanda alla memoria i tempi passati, così cominciò la discriminazione nazista nei confronti degli ebrei». Il segretario provinciale del sindacato Flaica Cub, Giancarlo Desiderati, ieri ha fatto marcia indietro: «Non esiste né sarà diffusa nessuna lista dei negozi in cui non comprare perché appartenenti a esponenti della comunità israeliana». Desiderati precisa che «non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica romana, cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti». «Condanniamo - spiega Desiderati - a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l’integrazione completa di tutte le etnie culturali.

Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perché chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia palestinesi che israeliani, commette un crimine contro la vita umana: il boicottaggio economico deve impedire di continuare ad acquistare altri armi da guerra».

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