Condannata a un anno e 4 mesi la mamma che rapì i suoi bambini

«Da libera e senza divieti di comunicazione, potrò continuare la mia battaglia» ha commentato lei dopo la lettura della sentenza. Un anno e 4 mesi è la condanna inflitta ieri dalla Corte della seconda sezione penale di Milano, dopo sette ore di camera di consiglio, a Marinella Colombo, la madre milanese accusata di aver portato via da Monaco di Baviera, nel febbraio 2010, i figli di 12 e 14 anni avuti dall’ex marito tedesco Tobias Ritter, per condurli con sè prima a Strasburgo, poi in Italia e quindi in Slovenia.
La donna è stata giudicata colpevole per il solo reato di sottrazione internazionale di minore, ma assolta dalle accuse di maltrattamenti e sequestro di persona. I giudici hanno inoltre condannato, sempre per il solo reato di sottrazione internazionale di minori, anche la madre della donna, nonna dei due bambini, a 8 mesi di reclusione con la pena sospesa. Nessuno, però, andrà in carcere: Marinella Colombo (per cui è stata sospesa la potestà genitoriale) ha già scontato infatti buona parte della pena agli arresti domiciliari che duravano dal marzo dell’anno scorso.
Un successo per la difesa: il pm Luca Gaglio aveva chiesto infatti per l’imputata una condanna a 2 anni e 8 mesi e un anno e 6 mesi per l’anziana madre. Marinella sarà però costretta a risarcire l’ex, che ora vive con i figli, con una provvisionale di 70mila euro (lui, tramite i suoi legali, ne aveva chiesti 100mila, ndr).

La Colombo e il suo avvocato, Laura Cossar, hanno dichiarato ieri di sperare adesso che questo verdetto venga ribaltato dalla Cassazione, chiamata a giudicare il 21 maggio prossimo la legittimità del decreto di rimpatrio in Germania dei bambini emesso dal Tribunale dei minori di Milano nel dicembre 2010. Se questo decreto, impugnato dai legali della Colombo, dovesse essere «cancellato», verrebbero meno il reato di sottrazione dei minori e la sospensione della potestà genitoriale.