In galera da innocente. Per i giudici era un rapinatore, il fatto di passare in macchina a velocità abbastanza sostenuta davanti a una farmacia appena rapinata era una prova sufficiente a sbatterlo dentro. La vicenda è una di quelle che dimostra come sia lecito contestare le sentenze e mettere in dubbio linfallibilità dei giudici. Che possono sbagliare come tutti.
Fu infatti solo la fretta a tradire un genovese di 43 anni che, procedendo speditamente con la sua auto in via Buranello, a Sampierdarena, dove poco prima era stata compiuta una rapina in farmacia, fu scambiato per lautore del «colpo» e arrestato. Condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi e in secondo grado a 5 anni, ieri, dopo lannullamento della sentenza da parte della Cassazione che aveva disposto di rifare il processo, è stato assolto per non aver commesso il fatto dalla seconda sezione della corte dappello di Genova. Limputato è assistito dagli avvocati Fabio Di Salvo e Stefano Sambugaro.
Lepisodio per il quale luomo, R.S., fu arrestato, avvenne il 14 dicembre 2008 in via Buranello. Un rapinatore entrò in farmacia e, puntando la pistola, forse giocattolo, contro la farmacista le ordinò di consegnargli lincasso, 500 euro. Poi uscì dal negozio e si avviò a prendere lauto posteggiata a una ventina di metri di distanza.
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