Una famiglia su tre in Italia è costretta a fare economia sulla spesa al supermercato. Lo sottolinea in una nota la Confederazione italiana degli agricoltori (Cia), commentando i dati dell'annuario Istat. «Una famiglia su tre è costretta a tagliare gli acquisti alimentari. Sei su dieci hanno dovuto modificare il menù quotidiano e oltre il 30 per cento è obbligato, proprio a causa delle difficoltà economiche, a comprare prodotti di qualità inferiore». Proprio per questa esigenza al risparmio giornaliero, cresce invece «la corsa alle promozioni commerciali, che sono sempre più frequenti e aumenta la domanda verso i discount, che praticano prezzi più convenienti».
Già nel 2010, rileva la Cia, il 41,4 per cento delle famiglie italiane ha ridotto gli acquisti di frutta e di verdura, il 37 per cento quelli di pane e il 38,5 per cento quelli di carne bovina». La percentuale delle famiglie costrette a ridurre le spese alimentari aumenta al sud, dove il 49% dei nuclei familiari fa economia: il 38 per cento ha ridotto il pane e il 48 per cento la carne bovina. Al nord, il taglio è stato più contenuto: la limitazione negli acquisti ha riguardato il 32 per cento delle famiglie (il 39 per cento ha ridotto le «voci» di pane e pesce).
dato è intermedio: è il 37 per cento ad aver diminuito i consumi. La Cia fa notare inoltre che è aumentata la quota di famiglie (abbondantemente oltre il 10 per cento del totale) che ha acquistato prodotti agroalimentari presso gli hard-discount, dove i prezzi sono più contenuti.
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