Confidustria decide di farsi la banca per risollevare le imprese genovesi

Confidustria decide di farsi la banca per risollevare le imprese genovesi

Il fondo è stato toccato, ora si attende una lieve ripresa. Confidustria Genova si prepara così alla «risalitina» pronta a sostenere le imprese nel prossimo anno con un sistema di credito che dia la possibilità di un respiro più ampio alle aziende che negli ultimi tempi hanno subito contrazioni di mercato e puntino a riconquistare quei punti persi per strada.
Così Fidimpresa Liguria (strumento di Confindustria) ha avviato le procedure per l’iscrizione alla 107 ottenendo così la possibilità di potersi comportare come una banca ed agire da facilitatore del credito: «Una garanzia in più per le aziende associate che potrebbero avere bisogno di liquidità in vista di una ripresa economica», spiega Giovanni Calvini presidente di Confindustria Genova commentando i dati relativi all’andamento dell’economia in provincia di Genova.
Nel secondo semestre del 2009 rispetto al secondo semestre 2008 la provincia di Genova ha registrato un calo di circa due punti percentuali sui dati occupazionali, -4,1% del fatturato ed un calo del costo del lavoro dello 0,5%. La cantieristica navale, a cui si deve molta parte dello sviluppo dell’industria nostrana negli ultimi anni, è entrata in una fase di debolezza rispetto alla quale il primo semestre dell’anno in corso non fornisce elementi di discontinuità. Tiene il settore dell’high- tech: nel corso del 2009 ha aumentato la produzione dell’1,9% grazie all’andamento ancora positivo delle esportazioni (+2,3%). In questo settore si assiste ad una prima ripresa degli ordini che fanno pensare ad una crescita, nel primo semestre del 2010, del 3,2% in produzione e del 2,2% in giro d’affari.
Segna un buon incremento il settore terziario per quanto riguarda il turismo che cresce del 3,6%, mentre si assiste ad un vero e proprio boom del trasporto passeggeri in porto di Genova che fa segnare un +47% per quanto riguarda le crociere. «La crisi si è sentita e c’è tutt’ora - spiega Calvini -, ma il sistema ligure basato in gran parte su redditi fissi e pensioni ha fatto sì che la domanda non sia scesa di molto rispetto al passato. Così come non siamo sprofondati grazie alle peculiarità del nostro mercato, non aspettiamoci grandi passi in avanti con la ripresa».
In calo anche il traffico merci in porto (-9,4%) mentre il traffico pesante sulle autostrade liguri ha segnato una flessione del 3,6%. Invariato il numero di passeggeri transitati dall’aeroporto.
Però la ripresa ci sarà, prevedono i dati di Confindustria. A partire dai primi mesi del 2010, «si concentrerà maggiormente tra aprile e giugno» promette Calvini che aggiunge: «Crescerà il fatturato delle imprese mentre calerà ancora l’occupazione dello 0,3%».

Il presidente di Confidustria sottolinea ancora come le piccole imprese abbiano resistito alla crisi: «L’imprenditoria non se l’è data a gambe ma ha lottato ed è presente - argomenta il presidente -. Se ci sono attività che hanno chiuso lo hanno fatto per problemi non dipendenti dalla crisi internazionale».

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