Confronto tra 500 proposte Come avere più vantaggi

Il conto corrente è un prodotto molto diffuso, una piattaforma di servizi che serve per gestire l’entrata e l’uscita del proprio denaro. Vi sono molti tipi di conti differenti e la stragrande maggioranza delle famiglie ne è titolare di uno o più. Ma l’uso che ognuno ne fa è il più disparato. Per questa ragione un noto istituto di ricerca, Eurisko, ha individuato per il Consorzio PattiChiari sette profili tipo di cliente in Italia e il numero medio di operazioni (tra parentesi) effettuate ogni anno: giovani con reddito (140), giovani senza reddito (107), famiglie con esigenze di base (128), con esigenze medie (169), con esigenze evolute (198), pensionati con esigenze medie (90) e con esigenze evolute (147). Con «Conti correnti a confronto», i clienti, una volta individuato il proprio profilo di appartenenza e le specifiche esigenze, possono farsi un’idea dell’offerta grazie al Consorzio PattiChiari. Hanno infatti a disposizione, sia in rete sul sito www.pattichiari.it sia in 21.989 sportelli, uno strumento unico: «Conti Correnti a confronto», circa 500 differenti prodotti di conto corrente. Possono così scegliere quello più adatto alle loro esigenze, tenendo presente quello con il migliore rapporto prezzo/servizio.
Il principale elemento di convenienza da valutare è infatti il costo del conto in rapporto alla qualità del servizio. Ci sono oggi prodotti nuovi che consentono un risparmio di circa il 30% rispetto a quelli tradizionali: i conti correnti «a pacchetto». I costi dei conti a pacchetto, essendo una sorta di offerta speciale, non sono negoziabili in quanto il canone annuo stabilito li ricomprende, mentre sono negoziabili tutti i servizi al di fuori del «pacchetto».

È la differenza sostanziale con i conti «tradizionali» per cui, se il cliente pensa invece di spuntare da solo, grazie ai suoi rapporti, un insieme di condizioni di prezzo complessivamente migliori valutando ogni singola voce, allora può optare per un prodotto tradizionale o usufruire delle molteplici convenzioni che generalmente le banche hanno in essere con le imprese, cioè i datori di lavoro delle singole famiglie. In questo modo spesso si ottengono condizioni molto favorevoli perché si sfrutta a vantaggio del dipendente la competizione tra banche per avere come cliente l’impresa.

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