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Il Coni boccia Albertini e incorona super Gigi

da Roma

Gigi Riva vice commissario. Il mondo ha cambiato faccia. «Finalmente una persona pulita e intelligente», dice Sandro Mazzola che certo non voleva offendere Demetrio Albertini. Il cambio della guardia dell’uomo di sport, nel gruppo degli uomini di legge, è stata la sorpresa di giornata. Petrucci ha liquidato l’ex milanista con una frase secca. «Non è stato rinnovato il mandato». In termini spiccioli: lo abbiamo liquidato. Che poi Albertini abbia fatto sapere di essere stato lui a scegliere la soluzione («Ho riflettuto 48 ore ed ho preso atto che non esistono condizioni per proseguire») è più formula che sostanza. Petrucci lo ha ringraziato per aver svolto la sua opera gratis, ma poi gli ha anche fatto intendere che ogni tanto bisogna decidere cosa si vuol fare da grande. Che non sempre dipende dall’aver un contratto in mano. E Albertini fino a ieri mattina è stato nel dubbio, dopo essersi dimesso eppoi aver detto: ho scherzato. Frutto di una certa immaturità, affiorata anche nei mesi in cui è stato al fianco del gruppo Rossi. Visti i troppi «se» e i troppi «ma» di quest’ultimo periodo, il presidente del Coni ha troncato il rapporto.
E largo a Gigi Riva, cavaliere di grandi magie e bella credibilità. Appena tornato dalla Cina dove ha portato in giro la coppa del mondo, ora si tufferà nel nuovo compito che già in parte assolveva. Riva aveva sofferto l’arrivo di Albertini ed anche la scelta di Donadoni, senza essere stato interpellato. Ora il rapporto con il ct è sulla buona strada. «Ed io ho molto apprezzato questo riconoscimento dopo 40 anni di nazionale», ha raccontato. I suoi impegni saranno simili a quelli di prima. «Porterò la mia esperienza, pronto al dialogo. Penso che potrò essere ancora più utile ai giocatori di quanto lo fossi prima. Manterrò il rapporto che avevo con la squadra ed ora anche con il nuovo allenatore che ha bisogno di un pizzico di fortuna».
Il resto è affidato a buon senso e senso dello Stato che mai è mancato al nostro. «Perché non bisogna essere Guglielmo Marconi per assolvere certi compiti». Chissà se ad Albertini fischierano le orecchie. Bastano solo tre qualità: «Serietà, onestà, trasparenza».

Con questa carta d’identità, GiggiRivva lunedì si presenterà a Pancalli.

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