«Consègnati»: l’appello al pirata della Casilina

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Ancora nessuna traccia del pirata di strada che l’altra sera ha provocato la morte di un ragazzo. Per questo motivo i vigili hanno deciso di lanciare un appello, affinchè l’autore dell’incidente «si consegni» alle autorità. L’uomo tre sere fa ha provocato un incidente in via Casilina, uccidendo un ragazzo di 14 anni, Ivan S. Il comandante dell’VIII gruppo dei vigili urbani della capitale, Antonio Di Maggio, ieri mattina ha così invitato il pirata della strada a consegnarsi «sia per un problema morale verso la famiglia del giovane, sia per non aggravare le sue responsabilità penali». Di Maggio, che estende l’appello anche ai legali dell’autore dell’incidente, di cui sono note le generalità, chiede che si consegni negli uffici dell’VIII gruppo in via Fernando Conti, 11, a Tor Bella Monaca. Intanto le indagini vanno avanti. Ieri l’auto con cui è stato provocato l’incidente, una mercedes Classe A, è stata ritrovata completamente carbonizzata. Dalle prime indagini compiute dagli uomini dei vigili urbani, la mercedes completamente distrutta dalle fiamme, è stata trovata nella zona Tor dè Cenci, nella periferia sud della città. L’auto è stata poi trasferita in un deposito di via Pontina dove verranno fatti tutti gli accertamenti. Secondo quanto si è appreso dalla polizia municipale, per cause ancora da accertare, il 14enne che viaggiava sul suo motorino con un amico coetaneo, ottenuto il semaforo verde, stava svoltando per via Torraccio di Torrenova, quando è sopraggiunta la Mercedes a tutta velocità che, nonostante il semaforo rosso, avrebbe attraversato l’incrocio investendo lo scooter. I due ragazzi sono stati soccorsi e trasportati al policlinico di Tor Vergata dove uno è stato ricoverato in codice giallo mentre l’altro è morto in seguito alle gravi ferite riportate. L’automobilista, subito dopo lo scontro con lo scooter si è allontanato senza prestare soccorso. Immediatamente sono scattate le ricerche da parte dei vigili urbani dell’VIII gruppo per rintracciare il pirata della strada.

E ieri l’appello dei vigili. «Aspettiamo che qualcuno si costituisca» dicono gli inquirenti che oramai da tre giorni stanno indagando per risalire all’identità dell’uomo che ha attraversato l’incrocio con il semaro rosso.

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