Consegnati i primi Patentini a 2.500 studenti capaci di "navigare"

Oggi saranno distribuiti 30 attestati, un riconoscimento che arriva dopo il corso di alfabetizzazione

Consegnati i primi Patentini a 2.500 studenti capaci di "navigare"
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Per capire come muoversi in rete senza finire irretiti. O come svolgere le ricerche nel modo più congeniale. Oppure quando è il caso di rivelare la propria identità. Fino a pochi anni fa, per molti adolescenti, avvicinarsi al web voleva dire fare un salto nel buio. Viste alcune conseguenze si è corsi ai ripari. Così, a inizio anno, il Ministero dell'Istruzione e Agcom (Autorità per la garanzia nelle comunicazioni) hanno firmato un protocollo per rendere disponibili i corsi di alfabetizzazione digitale in orario scolastico, durante Educazione civica. E ora, per i 2.500 studenti lombardi pionieri che hanno affrontato almeno 20 ore di formazione di «Onlife onlife, guida all'uso consapevole del digitale» è arrivato il primo Patentino.

L'iniziativa, nuova in Italia, si deve al Corecom, l'organo regionale che si occupa di gestire le comunicazioni. Oggi, all'Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, verranno consegnati i primi 30 Patentini stampati dal Poligrafico dello Stato (i successivi nei prossimi giorni) alla presenza del Presidente del Consiglio lombardo Federico Romani e dell'assessore alla Famiglia, Elena Lucchini. «A tre mesi dal lancio del progetto, sono più di 2.500 gli studenti lombardi che si sono iscritti ai corsi di cittadinanza digitale, a dimostrazione di quanto sia forte nei giovani il bisogno di conoscere e utilizzare il web in piena sicurezza» ha sottolineato il Presidente del Corecom Cesare Gariboldi.

Il corso era articolato in 10 moduli, per un totale di 10-20 ore di formazione, a seconda degli approfondimenti scelti dai docenti. «Il fatto di inserire il corso in orario scolastico, con gli insegnanti in presenza - che hanno potuto contare sul materiale elaborato da un'associazione competente, la Fondazione articolo 49 - ha riscosso seguito e confidiamo nei risultati - ha aggiunto Gariboldi - oltre che di raddoppiare i numeri l'anno prossimo». Svariati e di interesse gli argomenti trattatati, da un focus sui rischi della rete e delle truffe a come imparare a navigare in sicurezza. Dalle informazioni sul cyber bullismo alle regole di buon senso per riconoscere le fake news. Fino alla dipendenza da smartphone che coinvolge sempre più anche gli adulti. «Sono emersi dati preoccupanti sulla dipendenza che riguardano l'insonnia, il calo del rendimento scolastico (quest'ultimo peggiora al superamento delle 5 ore davanti agli schermi)» ha aggiunto Gariboldi.

L'età più critica? «Su indicazione della Polizia postale si colloca fra la seconda e la terza

media, quando si riceve il primo telefono e poi in prima e seconda superiore. Va detto che viviamo tutti perennemente connessi e dobbiamo imparare a gestire questa parte di vita che sta diventando sempre più importante».

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