Poliedrico, ribelle, brillante, esplosivo dominatore della tastiera, Franz Liszt compone moltissimo e sperimenta gli stili e le forme più disparate: prediligendo l'acrobazia tecnica, l'effetto, il puro e folle virtuosismo. Proprio a lui, a pochi giorni dalla scadenza dell'anno bicentenario, il Conservatorio Paganini dedica una breve (ma intensa) rassegna di appuntamenti musicali, «Paganini per Liszt» - due nomi accomunati dal demoniaco strumentale - da domani a sabato prossimo nella Sala dei Concerti.
Primo appuntamento ufficiale di un istituto completamente rinnovato negli organi istituzionali, a partire dal direttore Claudio Proietti, che sostituisce Patrizia Conti dopo i suoi sei anni (più uno) di mandato. E che ha già incontrato sul suo percorso non pochi ostacoli, a partire dai mancati sovvenzionamenti degli enti locali, passando per la recente alluvione e arrivando alle severe restrizioni portate dalla legge di stabilità del 12 novembre, che ha causato vari problemi di organizzazione interna.
Ma torniamo a Liszt e ai festeggiamenti genovesi in suo onore, che colmeranno tutta la prossima settimana di appuntamenti con docenti, allievi e ospiti illustri e che proporranno alcune delle sue pagine meno eseguite. «Ci tengo a sottolineare l'importanza di questa manifestazione - ha esordito Proietti - intanto perché ci affianchiamo alle celebrazioni mondiali in memoria di questo compositore; e poi perché c'è stato un impegno davvero eccezionale dei nostri allievi, in questo caso pianisti, con risultati davvero pregevoli». Si parte domani pomeriggio (ore 16) con l'esecuzione integrale delle «Année de pèlegrinage» - sorta di diario di viaggio - «itinerario musicale» a cura di Gianfranco Carlascio con letture di testi letterari (Lorenza Codignola) e proiezioni di immagini.
Si passa poi a mercoledì 14 (ore 16.30) con un seminario di Luigi Abbate dedicato alle composizioni dell'ultima fase creativa di Liszt; segue (ore 20.30) l'esecuzione della «Via Crucis» con il coro del conservatorio diretto da Maurizio Salvi (solisti Giulia Beatini, Mattia Prato, Matteo Guerrieri) e Francesco Guido al pianoforte. Giovedì 15 (ore 20.30) Dario Bonuccelli eseguirà Liszt e registrerà il concerto dal vivo per i CD del conservatorio.
Venerdì 16 (ore 16.30) una giornata di studi con una conferenza di Quirino Principe, un contributo di Marco Vincenzi e di Massimo Lauricella e una conversazione del pianista Michele Campanella con Riccardo Risaliti sempre a tema Liszt. Segue (ore 20.30) un concerto. Finale col botto, con il concerto di chiusura di Michele Campanella (sabato 17 ore 20.
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