Marzo 2009, due consiglieri di zona 3 (del Pdl e della Lega) presentano una mozione da sottoporre ai colleghi del parlamentino. Chiedono che vengano resi noti i compensi di tutti quelli che svolgono unattività istituzionale nella sede di via Sansovino. Non soltanto gli stipendi e i gettoni di presenza per le commissioni, ma anche i rimborsi che il Comune ogni mese deve alle aziende per coprire le ore di assenza che i politici sono costretti a fare per svolgere i loro compiti in consiglio di zona, e quelli chilometrici. E ogni altra indennità, tutti soldi pubblici, ben inteso.
È passato più di un anno e ad oggi quella delibera presentata al settore e al Comune non è ancora diventata esecutiva, i dati non sono stati pubblicati sul sito. Come a dire: i rimborsi dei consiglieri sono top secret. Ma andiamo con ordine, e torniamo alla famosa mozione. Raccontano i più informati che la lettura di quel documento suscitò reazioni scomposte, ci fu una levata di scudi bipartisan per bloccarla, ma alla fine riuscì lo stesso a passare, di misura: dieci punti a favore e nove contrari. Vale la pena ricordare che proprio nella sede del parlamentino di zona 3, un consigliere era stato pizzicato per aver messo in nota spese tragitti di 95 chilometri da casa al parlamentino per un totale di mille euro al mese di rimborso.
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