Gianandrea Zagato
Il futuro di Atm passa attraverso lo scorporo, la divisione in due dellazienda di Foro Buonaparte: una holding, Atm, titolare del patrimonio - bus, tram e depositi - e una società di gestione, Atm Servizi, che parteciperà alle gare per aggiudicarsi i tre lotti in cui è stata suddivisa la rete milanese. A dare il via libera alloperazione è stato il consiglio comunale con trentadue sì e diciotto astenuti.
«Poteva però andare meglio: una divisione in quattro dellazienda, come stabilito originariamente, avrebbe garantito una miglior presenza sul mercato. Ma va bene lo stesso» commenta Giorgio Goggi, assessore comunale alla Mobilità. Suddivisione in quattro superata dopo un accordo, in commissione prima e in aula dopo, tra maggioranza e opposizione. Ma la metamorfosi si è comunque compiuta, anche in risposta al dettato della legge regionale sulla privatizzazione dei trasporti pubblici che non potrà «non portare più efficienza al servizio pubblico» continua Goggi. Scenario che vedrà Atm Servizi partecipare alle gare per aggiudicarsi i tre lotti in cui è stata suddivisa la rete milanese: uno per la Mm e due (nordovest e nordest) per i servizi di superficie e nei trentadue comuni confinanti, mentre un eventuale nuovo riassetto societario dellazienda guidata da Bruno Soresina è così rinviato alla prossima amministrazione.
Ma il futuro di Atm apre, secondo i confederali, qualche incognita su un servizio, oggi, integrato e domani, dicono, a rischio disintegrazione. Valutazioni di troppo, allombra della Madonnina dove si ricorda che il Comune di Milano fa un passo avanti quando lamministrazione romana - prima in Italia a mettere sul mercato una parte della rete - fa invece un passo indietro: infatti, la Capitale abbandona la via della concorrenza e apre le porte allaffidamento in house, confermando che la gestione del servizio resta alle aziende municipali, Trambus e MetRo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.