Per la prima del Consiglio maxischermo e risottata Ma si litiga sul presidente

Un altoparlante in piazza Scala e il maxischermo in San Fedele, dietro a Palazzo Marino. Diretta via web. Persino la risottata arancione, gentilmente offerta da un ristorante al popolo di Pisapia richiamato in massa con il tam tam su internet - partito con una settimana d’anticipo - dal sindaco e dai suoi supporter. Obiettivo: creare l’evento intorno alla «Prima» del consiglio comunale con la sinistra in maggioranza dopo diciannove anni di astinenza. Accreditati 150 giornalisti a una seduta che si preannuncia fiume. Inizio alle 16.30, difficile prevedere la fine lavori. In aula anche l’ex sindaco Letizia Moratti che ha promesso di restare 5 anni sui banchi dell’opposizione. Dopo il giuramento di Pisapia, iniziano le grane. Prima: elezione del presidente del consiglio. Il sindaco ha già indicato la preferenza sul capolista di Sinistra x Pisapia Basilio Rizzo. Mossa che un pezzo del Pd non aveva digerito, anche i consiglieri (per ora) assicurano fedeltà anche nel segreto dell’urna. La capogruppo Pd Carmela Rozza riunirà i capigruppo della coalizione due ore prima per compattare la squadra e tentare un accordo anche con il centrodestra su Rizzo.

In campo c’è anche l’autocandidatura del radicale Cappato, in cambio di un passo indietro il Pd gli offrirà la presidenza della commissione Antimafia o Pari opportunità. L’Idv criticherà Pisapia per l’esclusione dalla giunta e ribadirà la richiesta di dimissioni dal Parlamento all’assessore Tabacci.

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