Il consiglio utile

M al di gola, disturbo poco simpatico e molto diffuso in questo periodo, dovuto a una congerie di virus e batteri che però nulla a che fare con la vera influenza che, essendo tardiva, ha lasciato festeggiare Natale e Capodanno senza infierire. Non così invece faringiti e laringiti.

Il disturbo non colpisce solo gli esseri umani e certamente non risparmia cani e gatti che peraltro albergano, nelle alte vie respiratorie, numerosi batteri i quali, a causa di un repentino cambiamento di temperatura o di un semplice colpo di freddo, si attivano, superando le barriere del sistema immunitario che cerca di placcarli. Miliardi di microrganismi invadono così le strutture aeree alte quali laringe, faringe e trachea causando infiammazione dei delicati tessuti e delle mucose. Ma come fanno a farci capire che hanno laringe e trachea in fiamme e quindi mal di gola?

Per quanto riguarda il cane un sintomo classico è la tosse, di solito secca, senza espettorato. Di solito si sentire la mattina, quando il cane si alza e si mette in movimento e si calma la notte. Nelle forme più lievi scompare da sola in pochi giorni, mentre ci sono delle forme, come la cosiddetta «tosse dei canili» dove il fenomeno diventa persistente e può diventare veramente disagevole con una durata che supera anche le due settimane. Di solito il cane è vivace, mangia ugualmente, ma può rifiutare gli alimenti duri e secchi come le crocchette e beve di più per rinfrescare la gola infiammata. Se ha il collare, in questi casi, è consigliabile sostituirlo con una pettorina, per evitare la sollecitazione continua sulla trachea che stimola ulteriormente la tosse.

Nel gatto, uno dei primi sintomi è l'afonia. L'animale non miagola più come sempre, anzi è buffo sentirlo tentare di «alzare la voce» per emettere lo squittio di un topo. L'altro sintomo fondamentale è la disfagia, ovvero la difficoltà a mangiare. Il felino si precipita sul cibo, perché affamato, lo prende in bocca, sembra giocarci e poi lo sputa o lo lascia cadere, quasi avesse mal di denti. Si tenga conto che il gatto mastica pochissimo e ingerisce grossi pezzi di cibo in un colpo solo e questo aumenta il dolore alla gola impedendogli di mangiare come prima.

Talvolta, dopo un boccone compare il vomito. Anche in questo caso si scelgano patè e mousse vellutate, messe una mezzoretta in frigo per rendere più agevole l'ingestione dell'alimento. Non somministrate mai farmaci per uso umano, specie al gatto.

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