Cronache

Se cani e gatti hanno il raffreddore

Se cani e gatti hanno il raffreddore

Anche cani e gatti starnutiscono, hanno tosse, talvolta febbre ma non c'entra nulla con il maledetto Coronavirus che ci sta affliggendo. Come per tutti i mammiferi, il comune raffreddore può colpire cani e gatti e il fatto che da decenni si cerchi un vaccino che possa evitarlo (almeno nell'uomo) fa sì che vi rendiate conto del fatto che sono numerosi i virus che possono causare «il moccolo», talmente numerosi da impedire la creazione di un vaccino efficace.

La malattia non è per nulla pericolosa, ma certamente fastidiosa con il suo corredo di notti insonni, intolleranza alla luce e talvolta cefalea con voglia di stare a letto o nella calda e comoda cuccia, se si tratta del cane o del gatto.

È la malattia umana più comune: infetta gli adulti in media 2-4 volte l'anno, e i ragazzi in età scolare fino a 12 volte l'anno. Di solito, come già scritto, si tratta di una malattia banale che si risolve in pochi giorni senza prendere alcun farmaco e che, solo in rarissimi casi, esita in complicanze, come la polmonite.

Sebbene la causa del raffreddore comune sia un virus (di solito un Rhinovirus) i cambi di stagione, le forti escursioni termiche e le correnti umide sono cause di insediamento e replicazione del microorganismo. D'altronde il termine «raffreddore» ricorda appunto il freddo.

I sintomi del raffreddore in cani e gatti riflettono esattamente quelli umani. Lo starnuto è la prima risposta dell'organismo all'eventuale ingresso di sostanze patogene o nocive. La mucosa nasale, assai sensibile alle sostanze estranee, reagisce attivando questo meccanismo difensivo che costituisce una risposta automatica e involontaria dell'organismo allo stimolo.

Poi subentra lo scolo nasale: il muco è un normale prodotto dei condotti nasali, solitamente sieroso e trasparente. Se lo scolo nasale assume colorazioni e aspetto differente è indicativo di una condizione patologica. La lacrimazione oculare è la terza componente, assieme a una certa ipersensibilità alla luce (fotofobia).

Attenzione, tra l'altro, perché in questo periodo, nei campi cominciano a comparire le prime spighe «del diavolo» che, inalate dai cani, provocano salve di sternuti improvvisi e violenti che non vanno confusi con il raffreddore. La cura per il raffreddore? Qualche goccia di vasocostrittori nasali, ben diluiti se il cane è di piccola taglia, possono dare sollievo.

C'est tout.

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