Pregiatissimo Lussana, negli scorsi mesi di settembre e novembre ho avuto occasione di visitare il porto di Le Havre e la città di Bordeaux in Francia, Porto in Portogallo, Valenza e Barcellona in Spagna e Budapest in Ungheria.
Visite tutte interessanti ed istruttive.
Talmente istruttive che mi suggeriscono di pregarla di proporre urgentemente, attraverso il Giornale, che il nostro sindaco Marta Vincenzi ed il nostro presidente di Regione Claudio Burlando ripetano le stesse visite che ho fatto io. Magari anche a spese della nostra comunità, se assumessero formale impegno di capitalizzare le esperienze che sicuramente ne ricaverebbero.
Hanno idea questi due nostri amministratori quanto siano grandi ed efficienti i porti di Le Havre e Barcellona?
Questultimo, ad esempio, produce «ogni anno» un nuovo molo, un nuovo ampliamento. Altro che rissose ed inconcludenti polemiche per i progettati e mai realizzati «riempimenti» portuali!
Quelli fanno i lavori, creano occupazione e certo non sono succubi di comitati e delle lobbies portuali che difendono solo i loro interessi.
Ha idea il nostro sindaco di cosa hanno fatto a Valenza?
Quelli hanno deviato un fiume e costruito una città della scienza nel vecchio alveo.
Noi non riusciamo a coprire il nostro Bisagno ed a proteggerci dalle sue inondazioni.
Il tunnel scolmatore del nostro torrente il cui scavo fu iniziato anni addietro è stato abbandonato nel silenzio generale dei potenti della città!
Hanno presente i nostri due amministratori di quanto efficienti siano le reti tramviarie di Porto, Bordeaux e Budapest?
A Budapest poi ho beneficiato di uno straordinario benefit.
Sui mezzi pubblici, tramvie, metro e bus gli ultra sessantacinquenni non pagano biglietto!
Per inciso a Budapest i controlli per stanare coloro che vogliono viaggiare senza titolo sono quasi ossessivi.
Infine hanno idea i suddetti di quanto siano pulite quelle città?
A Budapest, ad esempio, ho girato due giorni prima di imbattermi in una bottiglia di plastica abbandonata sul selciato.
A Bordeaux gli spazzini lavorano anche la domenica ed il risultato si vede!
Probabilmente, per laspetto pulizia urbana, i suddetti beneficiano di un «concorso di colpa».
Credo infatti che gli abitanti di Genova siano degli «sporcaccioni» che non si curano cioè di mantenere la loro città ad un livello di pulizia accettabile.
Per il momento non aggiungo altro. Certo è che si prova una grande vergogna quando si rientra a casa.
Gradisca cordiali saluti
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