Il consiglio vota mozione anti-Moratti

I primi a sorprendersi sono stati i consiglieri del centrosinistra. Che avevano depositato lo scorso 4 dicembre una mozione (prima firmataria la capogruppo del Pd Marilena Adamo) per chiedere di creare «una commissione speciale che svolga un’indagine conoscitiva sulla riorganizzazione della macchina comunale», con particolare attenzione «alle modalità con cui si è svolta e agli effetti che essa ha prodotto». Una sede, insomma, in cui discutere degli eventuali abusi da parte di sindaco e giunta che hanno portato la Corte dei Conti a indagare sulle consulenze d’oro. Ieri il documento è finito ai voti e, grazie ai sì a sorpresa di Barbara Ciabò della Destra e dell’ex consigliere della Lega Gianfranco Pagliarini e l’astensione del presidente dell’aula Palmeri - oltre ovviamente tutti i 21 consiglieri di opposizione presenti al momento del voto, contrari invece i 20 della Cdl - la commissione ha avuto il via libera. «Nulla di male, la concomitanza con altri eventi ha fatto sì che alcuni consiglieri azzurri fossero assenti - minimizza il capogruppo di Fi Giulio Gallera -. La giunta non ha nulla da nascondere, quindi non ci sono problemi ad approfondire la vicenda. Non ne faremo un organismo surrettizio della magistratura come vorrebbe il Pd». «Chi lavora bene deve essere valorizzato e pagato bene - sostiene invece la Ciabò - e chi lavora male deve essere rimosso. Non c’è niente da nascondere, quindi meglio approfondire».

Per il capogruppo di An Carlo Fidanza è «solo una piccola battuta d’arresto, i cittadini ci giudicheranno dai risultati». Il sindaco, considera il consigliere del gruppo misto Franco De Angelis, «deve capire che deve saper gestire anche politicamente l’aula».

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