Gioia Locati
Via Quaranta, unaltra proposta in dirittura darrivo: tutti alla scuola statale con una commissione di tecnici egiziani e insegnanti italiani a fare da supervisori. In altre parole: il gruppo di esperti dovrà formulare il programma di arabo che verrà insegnato ai bambini accanto alle altre materie. Un corso di studi ad hoc - che non trascura però le materie italiane - per permettere ai ragazzini islamici di affrontare lesame al consolato egiziano. E un domani di rientrare nei Paesi dorigine con un doppio titolo di studio.
La proposta è stata annunciata ieri a conclusione dellincontro fra il prefetto Bruno Ferrante, la neoconsole egiziana Serhine Maher e il direttore scolastico Mario Dutto. Domani sarà la stessa console Maher a esporla ai genitori di via Quaranta. Se le famiglie islamiche dovessero accettare, i bambini potrebbero essere inseriti subito. Bocciata in toto lipotesi di creare un istituto clone dell Alba dellIslam, la posizione della neoconsole egiziana è allineata con quella delle autorità italiane. Linserimento nelle statali è la soluzione più vicina, la più praticabile visto che le scuole esistono e sono gratuite. E sarebbero pure in grado di organizzare corsi di italiani intensivi per stranieri anche per studenti di 13 anni che non conoscono una parola della nostra lingua. Alla media di via Salerno (una delle tre indicate dalla Direzione scolastica proprio per accogliere gli islamici), la preside Silvia Di Pietro ha ammmesso: «A volte succede che uno studente straniero delle medie non sappia nemmeno una parola ditaliano. Certo lapprendimento è difficile: si fanno lezioni al mattino e altre al pomeriggio». La commissione di tecnici sarebbe formata da rappresentanti della Direzione scolastica, da genitori islamici e da esperti del consolato egiziano. «Studierà una soluzione nel rispetto della legalità, cercherà di aiutare i bambini islamici man mano che si presentano le difficoltà» fanno sapere in prefettura. Lassessore allEducazione Bruno Simini ha commentato: «Fa piacere notare che siamo arrivati tutti alla stessa soluzione: la scuola pubblica. Chiudiamo un occhio sul tempo che si è perso, ma sono felice che al coro si siano unite tutte le voci».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.