La vicenda delle «consulenze doro» del Comune non è ancora giunta alla fine. Dopo la richiesta di archiviazione nei confronti della Moratti (ipotesi di reato: abuso dufficio) e di Giampietro Borghini, Rita Amabile e Federico Borgogna (per lipotesi di violenza privata) avanzata nelle scorse settimane dalla Procura, il giudice per le indagini preliminari Paolo Ielo ha deciso di «frenare». Ieri, infatti, il gip ha scelto di fissare unudienza camerale. Si apre così un nuovo capitolo nelliter giudiziario dellinchiesta sulla «ristrutturazione della macchina comunale» (così la definisce nellatto di conclusione indagini il pubblico ministero Alfredo Robledo, titolare del fascicolo) che per quasi un anno si è allungata come unombra su Palazzo Marino. Ludienza in camera di consiglio, infatti, risponde alla scelta del giudice di non accogliere - almeno per il momento - la richiesta di archiviazione. Perché, secondo il codice di procedura penale, a seguito delludienza il gip potrebbe anche chiedere alla Procura di svolgere ulteriori indagini. Ma per la Moratti a restare aperto non è solo il versante penale.
Se anche questultimo dovesse risolversi con un proscioglimento degli indagati, infatti, Palazzo Marino dovrebbe ancora rispondere del presunto danno erariale davanti alla Corte dei conti, che ha proceduto parallelamente alla Procura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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