Frenata senza precedenti dei consumi nel 2008. Lanno appena terminato si è chiuso con la peggiore flessione delle vendite al dettaglio (-0,6%) degli ultimi undici anni. Il calo dei consumi riguarda tutti i prodotti con la sola eccezione degli alimentari. Solo a dicembre il commercio al dettaglio ha subito una contrazione dell1,9%. E mentre cresce la preoccupazione dei consumatori, che tornano a chiedere prezzi più bassi e saldi liberi, la Confesercenti lancia lallarme per il 2009, che rischia di trasformarsi in un «annus horribilis» per le imprese e loccupazione.
In realtà, a pesare sono state soprattutto le difficoltà dei piccoli esercizi (-2%), mentre la grande distribuzione ha chiuso lanno con un aumento delle vendite (+1%), in particolare grazie alle performance degli hard discount e dei grandi magazzini. Sono aumentati solo i consumi dei prodotti alimentari, mentre tutti gli altri settori registrano segni negativi, con cali particolarmente significativi per elettrodomestici, radio e tv.
Ma se il dato dellIstat è il peggiore degli ultimi 11 anni, ancora più pessimistiche sono le stime dellUfficio studi di Confcommercio, secondo cui per i consumi nel loro complesso il calo nellanno si attesta addirittura sullo 0,8% reale, ovvero «la peggiore variazione degli ultimi quarantanni, se si eccettua il 1993». Preoccupati i consumatori, dal Codacons ad Adusbef e Federconsumatori, che tornano a chiedere prezzi più bassi, «almeno del 20%», e saldi liberi. Intanto il 2009 si apre con previsioni fosche per i piccoli esercizi.
Secondo Confcommercio infine, il vero nodo da sciogliere per la ripresa è il «troppo lento processo di formazione del reddito disponibile delle famiglie».
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