«Contano i soldi E a metterli sono i presidenti»

«Gli extracomunitari contingentati? Anzi, addirittura uno? Bé, questa è una stupidaggine di Giancarlo Abete. Non so perché ma mi sembra che voglia imitare Sepp Blatter, il burocrate più antipatico che il calcio abbia mai prodotto, uno che pensa solo alla sua poltrona, i voti li ha presi e adesso chissenefrega...Il fair play finanziario? È la più grossa sciocchezza che potesse uscire. Ma cosa vuol dire? Alla fine contano i soldi e a metterli siamo sempre noi, i presidenti. Noi siamo il motore del calcio, sputiamo sangue e poi ci facciamo comandare da questa gente».
Fa il presidente di calcio ma Maurizio Zamparini è un’imprenditore, acquista, mette in circolo uomini e idee, rivaluta le risorse e sul più bello sgancia il prodotto al miglior offerente. A fine anni Novanta l’ha fatto con la sua catena commerciale Mercatone Zeta, le sue iniziali, mille miliardi di lire dell’epoca all’incasso. Ha fama di far giocare alla grande il Palermo ma soprattutto si vanta di aver sempre chiuso il bilancio in pari. Non è vero, due anni fa Amauri, Barzagli e Zaccardo venduti uno dietro l’altro gli portarono una plusvalenza di 17 miliardi. È invece verissimo che non sbaglia un acquisto, occhio a Ezequiel Muñoz, classe ’90, 1,85 cm, difensore forte fisicamente, gioca nel Boca Juniors, quasi conclusa la trattativa per 6 milioni. L’altro difensore è Rafael Toloi, brasiliano del Goias, fisico imponente e origini italiane anche se non potrà ottenere il passaporto comunitario in quanto un suo lontano parente ha rinunciato a tale possibilità. È un sogno come Anderson Hernanes, miglior calciatore under 23 nel metropolitano, gioca nel San Paolo, ma costa già 13 milioni, troppi per Zamparini famoso per comprarli a poco e pagarli ancora meno. Bravissimo invece a vendere.
E adesso Cavani...
«L’ho venduto a De Laurentiis, un amico».
Più che amici...Lei il Napoli voleva comprarlo...
«Non diciamo stupidaggini, fino a qualche anno fa sponsorizzavo la squadra, adesso non più. Cavani è andato al Napoli perché mi aveva chiesto di essere ceduto e De Laurentiis è stato pronto e deciso. Io ho fatto la stessa cosa con Maccarone: mi interessa...lo vendete? Quanto? E Maccarone è arrivato. Si fa così, o almeno io gli affari li chiudo così, quando si tira troppo per le lunghe vuol dire che qualcuno non è convinto, invece De Laurentiis è stato il più insistente e il più pronto ».
Ma Cavani non era in trattativa con l’Inter?
«Secondo me Marco Branca si è fatto molto furbo. Con me contatti non ce ne sono mai stati, probabilmente con il procuratore del giocatore sì, ma mi sono fatto subito l’idea che l’Inter non volesse tirare fuori quei soldi che chiedevo».
Branca si è fatto furbo?
«Sì, mi ha ricordato quello che succedeva qualche anno fa con quei due della Juventus. Con la complicità della stampa mettevano in giro la voce che volevano un giocatore e lui iniziava a spingere per andare da loro. Io penso che l’Inter un pensierino a Cavani l’abbia fatto però sono contento per il giocatore, per il Napoli è perfetto».
Il prossimo sarà Pastore?
«Vi dicevo che era un fuoriclasse e mi prendevate per matto. Cosa posso fare, spero che mi resti almeno un altro paio d’anni ma sarà difficile».
Sono arrivate offerte pesanti?
Sono venuti quelli del Real Madrid e hanno messo un assegno di 25 milioni sul tavolo, ho risposto subito di no. Poi sono andato dal giocatore e gli ho riferito tutto. Lui è un ragazzo intelligente, ha capito subito, meglio titolare nel Palermo che riserva nel Real Madrid».
Le ha promesso che lo lascia partire?
«Ma non al Real anche se Mourinho lo voleva a tutti i costi. Credo che finirà al Barcellona. È un grande amico di Leo Messi e so che gli ha fatto una promessa. L’Inter non credo sia più interessata, invece Carlo Ancelotti so che si tiene sempre informato sul giocatore».
Per lei Pastore che prezzo ha?
«Per me vale 50 milioni. Adesso».
Fuori dalla Champions per due punti dopo aver fatto il record di punti in serie A. E adesso?
«Non è più come una volta e non so quando questo si invertirà, ma non ci sono più tre o quattro squadre che puntano al titolo, l’Inter secondo me è ancora su un altro pianeta. Poi ci sono sei o sette squadre che possono entrare in Champions o arrivare in Europa League come è successo a noi quest’anno.

Dietro l’Inter vedo un grande livellamento, Juventus, Milan, Roma Fiorentina, Genoa, Roma, Sampdoria e noi siamo tutte sullo stesso piano, poi è questione di dettagli, una partita che finisce in parità oppure la vinci».
Che colpi ha in mente?
«Non ve lo dico altrimenti il prezzo aumenta, ma sono futuri fuoriclasse, cerco un centrocampista e un difensore. E ho già detto troppo».

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