Il Bologna e i suoi dirigenti subiranno un processo sportivo per i contatti con Luciano Moggi «soggetto inibito e comunque non autorizzato», recita la motivazione del procuratore federale Palazzi. Il deferimento è scattato per il club felsineo, il suo presidente Francesca Menarini e il patron e amministratore delegato Renzo Menarini. Linchiesta era partita nellautunno scorso dopo che a giugno 2009 Moggi annunciò che si era dato da fare per trovare, su richiesta di Menarini, alcuni soci per la squadra. «Nel momento in cui questi soggetti dovessero entrare a far parte del club, potrei assumere il ruolo di consulente esterno», precisò lex dirigente della Juventus, mentre Franco Ceravolo, già capo degli osservatori bianconero e oggi direttore sportivo dellArezzo, squadra di Lega Pro (anche lui deferito dal procuratore Palazzi), avrebbe dovuto assumere il ruolo di ds della società emiliana.
Le dichiarazioni di Moggi fecero indignare i tifosi del Bologna che addebitano a big Luciano precise colpe in merito alla retrocessione della loro squadra in serie B nel 2005 e portarono alla replica del presidente della Federcalcio Abete: «Le decisioni della giustizia sportiva devono essere rispettate e parlano chiaramente. Chi è stato inibito non può svolgere alcun tipo di ruolo nel mondo del calcio». Inevitabile lapertura di uninchiesta, ora conclusasi con i deferimenti.
Francesca Menarini, subito dopo il pareggio col Catania che domenica scorsa ha sancito la salvezza del Bologna, aveva definito «una provocazione che non raccolgo» la voce su una nuova candidatura di Ceravolo per il Bologna e aveva parlato «di pressioni esterne che condizionano i giornali: cè gente, fuori dalla società, che ci vuole male». Due giorni fa il padre Renzo aveva comunque ribadito con una battuta ai giornalisti lamicizia con big Luciano: «Se mi pedinaste mi vedreste parlare con tante persone, anche con Moggi».
Intanto sulla titolarità della decisione riguardante la radiazione dellex dirigente della Juventus, Abete ha ribadito: «Il primo nodo da sciogliere è lindividuazione dellorgano federale che dovrà prendere la decisione, nei prossimi giorni sentirò un nuovo parere da parte della Corte di Giustizia Federale». E sulla richiesta di revoca dello scudetto 2006 allInter, Abete ha sottolineato che «quando la giustizia sportiva avrà concluso la propria indagine, avremo unidea più chiara dello scenario». Infine il presidente della Figc ostenta tranquillità anche a proposito dellarticolo di Repubblica in cui si adombrerebbero sospetti sulle scommesse relative ad alcune partite dei campionati di serie A e B in corso (36 in tutto).
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