Conte avvisa: «Capello? No, grazie»

Conte avvisa: «Capello? No, grazie»

Poteva dire di non stimare Fabio Capello? No. Poteva non fare i complimenti all’attuale dirigenza della Juventus? No. Così, in una mattinata paradossale in cui stava presentando una partita - quella contro il Bologna - che già si sapeva quasi certamente non sarebbe andata in scena oggi, Antonio Conte ha fatto l’equilibrista quando gli stato chiesto un parere circa la possibilità che l’ex ct dell’Inghilterra possa un giorno tornare a Torino. «Ho sempre detto di essere stato fortunato, avendo lavorato con i tecnici più vincenti: Lippi, Ancelotti, Sacchi, Zoff e Trapattoni, senza dimenticare maestri come Fascetti e Mazzone. Mi ha sempre rammaricato il fatto di non aver avuto Capello, perché avrebbe completato la mia formazione come futuro allenatore: è una persona che stimo tantissimo. Detto questo, sono molto felice di collaborare con l’attuale dirigenza: abbiamo fatto tutti un grande lavoro, dal presidente ai giardinieri». E quindi? «Siamo all’inizio di un percorso: penso che quanto stiamo facendo debba premiare quelle persone che stanno costruendo la base della Juve che verrà».
La chiusura verso Capello pare abbastanza netta, anche se in questi casi è sempre meglio non dare nulla per scontato. Così come è sempre bene ricordare che Capello, scoppiata calciopoli, salutò senza troppi salamelecchi: difficile, a oggi, immaginare che John Elkann ne avvallerebbe un ritorno in pompa magna sia pure in una veste diversa da quella di allora.
Scenari che verranno, comunque. Intanto, la Juventus se ne è rimasta a Torino cominciando a preparare il recupero di mercoledì contro il Parma. A Bologna, invece, ci si andrà con ogni probabilità mercoledì 7 marzo: il 21 infatti è previsto il recupero di Bologna-Fiorentina e il 29 si giocherà Italia-Stati Uniti a Genova. In mezzo, sabato 25, ci sarà anche Milan-Juve, match che potrebbe dire tanto se non tutto sulla lotta scudetto. «Non sono così convinto che sarà una corsa a due - ha spiegato Conte -. Altre squadre potrebbero ancora ritagliarsi un ruolo da protagonista. E comunque non cambio idea: in campionato i rossoneri restano favoriti, mentre sarei uno stupido se non ammettessi che in Coppa Italia, dopo il 2-1 dell’andata, abbiamo il 51% di possibilità di andare in finale».

La chiosa è permeata di buone intenzioni, volendo smetterla con le polemiche: «Tutti, io per primo, dobbiamo pensare solo al duello sportivo. Negli ultimi giorni sono successe cose antipatiche che non fanno bene al calcio. Badiamo solo al campo». Sarebbe meglio.

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