Contestatore solitario non rovina l'arrivo del vice premier cinese

Tafferugli e proteste contro Pechino: «Liberate il Nobel in cella». Poi Sala e Yang rinsaldano l'amicizia tra i due Paesi

Una giornata per celebrare i rapporti tra Italia e Cina iniziata con un tafferuglio. A Expo si festeggiava il «China Day», ma ancor prima che iniziasse la cerimonia a cui erano presenti Wang Yang, vicepremier cinese, e Stefania Giannini, ministro dell'Istruzione, un uomo ha iniziato a inveire contro i giornalisti e le persone presenti. Ha anche lanciato volantini urlando «Cina Libera», poco prima che i carabinieri in servizio lo portassero via.

L'uomo - un trentenne che anche sulla maglietta aveva scritto «Cina libera» - è, secondo quanto riportano i militari, un cittadino cinese che protestava per la prigionia a cui è sottoposto il premio Nobel Liu Xiaobo. Lo scrittore è in cella con l'accusa di incitamento alla sovversione e nel 2010 è stato insignito del premio per la Pace, come il presidente americano Obama qualche anno dopo. Lo scrittore, veterano di piazza Tienanmen, deve scontare una pena di 11 anni.

La festa è poi proseguita senza ulteriori problemi con la soddisfazione in particolare di Giuseppe Sala, commissario unico Expo, che da eventi come questi attende un alto numero di visitatori: «Dopo il maggio delle scuole, abbiamo avuto mediamente 20mila bambini al giorno. Ora da giugno cambieranno un po' le cose: oggi ci aspettiamo probabilmente 5mila cinesi con il loro vicepremier».

Un antipasto della carrellata di primi ministri e rappresentanti di governi di tutto il mondo: Principato di Monaco, Argentina, Russia, Belgio, Vaticano, Messico e tanti altri come i quattro governi sudamericani che il premier Matteo Renzi dovrà incontrare. «Persone - ha specificato Sala pensando al sistema turistico alberghiero - che si muovono con tutte le delegazioni». Tanti posti letto e nelle tavole dei ristoratori che ancora stentano a vedere l'effetto della manifestazione di Rho, ma che ancora hanno la speranza di vedere arrivare torme di turisti nei mesi estivi come successo in parte durante il ponte del 2 giugno.

Alla festa cinese il vice premier Wang Yang ha spiegato che «l'armonia tra natura e umanità è sempre stato un tratto intrinseco della cultura cinese ed Expo è un'opportunità per approfondire le relazioni tra Cina e Italia e per rinnovare il significato della Via della Seta per entrambi i popoli».

Yang ha anche promesso che dalla Cina sta arrivando un'ondata di turisti cinesi che, ad oggi, sono stati già seimila ad aver visitato il sito. «Oggi è il giorno più importante per gli studenti cinesi che affrontano il gaokao, l'esame annuale per entrare all'università - ha dichiarato - finiti gli esami ci sarà un boom di partenze per l'Italia, dove l'Expo di Milano suscita nei cinesi un enorme interesse».

E questo è quanto sperano tutti anche in Italia: secondo le previsioni di Expo spa, saranno almeno un milione i cinesi che avranno visitato il sito durante i sei mesi dell'esposizione. Ma come ha precisato Sala «i conti si faranno alla fine». Durante la visita del vice premier al padiglione cinese è stato proiettato un video messaggio di auguri a Expo da parte del presidente Xi Jinping, cui sono seguiti balli e danze tradizionali.

Il ministro Giannini invece ha detto di voler «rafforzare la nostra cooperazione

culturale, scientifica e tecnologica» e ha sottolineato l'importanza di «dare un nuovo slancio e garantire mobilità tra giovani cinesi e italiani all'insegna del detto cinese “Vale più vedere una volta che ascoltare 100”».

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