da Bruxelles
«La finanziaria è stata promossa ed è finita la tesi della sinistra, quella dei conti pubblici allo sfascio». A Bruxelles, durante una pausa del Consiglio dei ministri economici e finanziari dellUnione europea, Giulio Tremonti conferma che lopinione della Commissione e dei partner sulla manovra di bilancio italiana è positiva: «La finanziaria - spiega - è stata considerata effettiva, e le misure efficaci in esecuzione dei nuovi obblighi previsti dal patto di stabilità». Il ministro dellEconomia riconosce che «il percorso non è finito, e bisogna proseguire verso la riduzione del deficit sotto il 3% del Pil. Ma quanto previsto per il 2005 e il 2006 è serio, e coerente con gli impegni presi».
Confermata limpressione positiva sui conti italiani, già mostrata nel recente incontro fra Tremonti e il commissario agli affari economici Joaquin Almunia, lEcofin ha invece bacchettato Londra, chiedendo che il deficit britannico torni sotto il 3% entro il marzo 2007. I ministri finanziari hanno concesso tempo fino al 1° settembre allUngheria per presentare un piano di rientro dal disavanzo, che a fine 2005 ha toccato il 6,1% del pil.
Lesame della situazione delleconomia europea da parte dei venticinque ministri finanziari non ha riservato sorprese: nonostante le tensioni sullenergia (petrolio e gas), le prospettive continuano a rimanere positive. «Vedo ancora una moderata ripresa», afferma il presidente di turno dellEcofin, il ministro austriaco Karl-Heinz Grasser. Mentre Almunia conferma che leconomia europea potrebbe crescere oltre l1,9% previsto dalla commissione per il 2006. Certo, cè una qualche preoccupazione per gli eventuali nuovi aumenti dei tassi dinteresse, anche se Tremonti dice: «Ci siamo impegnati, come ministri delle Finanze, a non parlare di tassi, e abbiamo grande fiducia nella Bce».
Tremonti, invece, ripropone unidea che era stata già lanciata durante lultimo semestre di presidenza italiana dellUe: il finanziamento di investimenti e spese nei settori aerospaziale e della difesa attraverso lemissione di debito pubblico europeo. «Insisto fortemente per lemissione di eurobond, con lobiettivo di rafforzare lindustria dello spazio e della difesa. Non è una questione finanziaria - spiega il ministro dellEconomia - ma una proposta politica che va nella direzione indicata dallagenda di Lisbona». In realtà la presidenza di turno austriaca ha idee in proposito, che non collimano con quelle italiane: in particolare, si vorrebbe finanziare le spese con una tassa europea sulle transazioni finanziarie. «Lidea che ci sia una imposizione europea è di grande suggestione - commenta Tremonti - ; se poi debba insistere sulle transazioni finanziarie è meno suggestivo». Fondi della commissione ricordano che lipotesi della tassa europea non è nuova, e che sarà rilanciata dallesecutivo comunitario nel 2008: le ipotesi della presidenza austriaca vengono perciò definite «controproducenti».
Ancora situazione di stallo, inoltre, nella trattativa sullIva agevolata in alcuni settori ad alta intensità di manodopera (edilizia, ristorazione).
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