Un contrappunto di delitti nel madrigale di Gesualdo

«O dolce o strana morte», il thriller a sfondo musicale di Lorenzo Arruga

Un giallo a sfondo musicale dove la cornice spesso finisce per mangiarsi il quadro. Aleggia il fantasma di Carlo Gesualdo da Venosa, il Principe compositore emblema di un Rinascimento volto al termine, già turbato dagli affetti del nascente Barocco. Si respira un’atmosfera da Dieci piccoli indiani, per una storia che esala costantemente odor di pericolo talvolta neutralizzato da virate comiche: fra il cinico e la bonomia dei finali d’atto rossiniani.
Un thriller che s’avvia a macchie. Nomi, situazioni, vicende s’affacciano slegate le une rispetto alle altre, poi si compongono progressivamente sospinte da un ritmo sempre più pressante e agitato, quindi alla Gesualdo, fino alla stretta di chiusura.
O dolce o strana morte (Rizzoli, 213 pagine, 17 euro) è l’ultimo libro di Lorenzo Arruga che qui somma l’esperienza del giallista a quella del musicologo, critico di questa testata. Volume che risulta pure un’occasione per scagliare freccette a quei musicologi – tanti, troppi – che discettano di musica senza consumarla. Il thriller coglie al volo la passione di codici di questi nostri tempi, punta sulle connessioni fra numeri e musica riaccendendo – tutto ciò era ben chiaro agli antichi Greci: vedi gli ethoi – la curiosità di indagare il potere della musica sull’uomo. Un’indagine che in O dolce o strana morte coinvolgerà artisti, chimici, matematici, musicologi, neurocardiologi.
Un romanzo contrappuntistico quindi segnato dall’intreccio di più voci/temi. Il tema dell’amicizia, dell’amore, dell’utilità e limiti dei moderni mezzi di informazione (internet) e di comunicazione (telefonino). È centrale la figura di Anna, ragazza sveglia, intelligente e graziosa al punto da solleticare continui, ma anche stucchevoli, appetiti in quanti incrocia nel corso della vicenda. Solo alla fine scoprirete l’identità dell’assassino di cui si sveleranno tremende ossessioni, di quelle che suscitano ribrezzo. Spunteranno figure al di sopra di ogni sospetto e proprio per questo si riveleranno in tutta la loro terribilità.


Un giallo che ripercorre l’odierna Milano, ma con trasferte nei mondi lontani. O dolce o strana morte, un’occasione per riascoltare qualche madrigale di Gesualdo. E verificare in che misura la sua musica possa cambiare i connotati psichici.

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