«Stiamo valutando. Decideremodomani ». Oggi( ndr ). Magari dopo aver parlato col premier Silvio Berlusconi. Non si sbilancia il vice coordinatore vicario del Pdl regionale Viviana Beccalossi, ma è ormai certo che gli stati generali del partito già convocati per venerdì e sabato nei padiglioni della Fiera a Rho-Perosalteranno.Niente«Lombardiaprotagonistanelrilanciodel Popolo della libertà con Silvio Berlusconi ».Nel cestino le lettere d’invito per un migliaio di delegati. Che, però adesso minacciano di autoconvocarsi alla faccia della decisione del vertice. Che vorrebbe spostare tutto ad autunno, nonostante il governatore Roberto Formigoni solosabatoavesseconfermatol’appuntamento. «Certo che si faranno », assicurava quando cominciavano a circolare le prime voci di un rinvio. «Unpassaggiomoltoimportante per la democratizzazione del partito». Tanto che il governatore già dettava l’agenda. Con congressi ed elezione di tutti i coordinatori (cittadino, provinciale e per la prima volta anche regionale) già tra ottobre e novembre. E, invece, l’inciampo è già al primo passo. «Nessunapolemica, nessunoscontrointerno », si affrettano a spiegare i verticidelpartito. Semplicementeuna data di fine luglio scelta male. Con molti già in vacanza e «i sindaci dei comuni turistici alle prese con l’invasione dei villeggianti». Meglio aspettare e rinviare tutto ad autunno, la linea sposata anche dal coordinatoreMarioMantovani. Tenendo conto della settimana intensa del nuovo segretario unico del Pdl Angelino Alfano che dovrà rassegnare le dimissioni da ministro della Giustizia per dedicarsi interamente al nuovo incarico. Una giustificazione che non convince chi, invece, chiede al più presto un confronto per aprire la nuova stagione del centrodestra dopo la sconfitta elettorale. E in vista di appuntamentiimportanticome, nellaprossima primavera, l’elezione del sindaco a Monza.
Ma gli Stati generali sarebbero stata anche un’occasione per parlare di altri temi spinosi come il rimpasto in Provincia chiesto dal presidente Guido Podestà o del suo scontro al vertice del partito con Mantovani. Anche per questo è difficile che eletti e amministratori accettino la decisione del vertice. E sembra che siano già pronti all’autoconvocazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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