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Convocato il coordinamento Pdl per primo cittadino e congressi

Maggioranza larga, anzi larghissima, su Edoardo Rixi sindaco. Ma non l’unanimità. Lui, il leghista più nominato del giorno, ringrazia della fiducia e non si tira indietro. Ma sottolinea i problemi che ci sono. Perché il rapporto Pdl/Lega non è qualcosa che si possa decidere a Genova. «Mi piacerebbe che venisse mantenuta e anzi rafforzata l’unità del centrodestra - spiega Rixi -. Vorrei far ripartire proprio da Genova questo progetto. Ma la mia candidatura è a disposizione della Lega, sarà il partito a decidere. Perché tutto dipenderà da quello che succede a livello nazionale. Non si può pensare che con il Pdl ci sia una frattura netta e poi a livello locale si ragioni in modo diverso». Il suo collega consigliere regionale Francesco Bruzzone, che è anche segretario regionale del Carroccio, è ancora più esplicito: «Il nodo di questa alleanza è la legge elettorale. Se il Pdl continua a spingere per lo sbarramento che ci penalizza, è inutile discutere».
Ma se la Lega prende tempo, il Pdl deve in realtà ancora decidere. Perché l’entusiasmo mostrato da quasi tutti i consiglieri regionali non è sufficiente. E lo fa notare proprio Raffaella Della Bianca, che non si allinea al coro favorevole. Ma lo fa portando avanti motivi «formali», senza entrare nel merito del nome del candidato, essendo tra l’altro lei stessa una delle papabili a sfidare il centrosinistra per Tursi. «Non sono né io né qualunque altro consigliere regionale a poter scegliere o dare giudizi su una candidatura o su un’alleanza - taglia corto - Lunedì ci sarà, finalmente dopo tempo immemorabile, una riunione del coordinamento regionale del partito. Sentiamo cosa viene detto in questa sede. E poi saranno i dirigenti che da statuto hanno l’autorità per farlo, ad assumere le scelte del caso». Ma le primarie ci saranno oppure la decisione verrà presa all’interno del gruppo dirigente? «Anche questo non sta a me deciderlo», chiude Della Bianca.
Tutto rimandato al coordinamento regionale. Un appuntamento che manca da tanto tempo e che arriva proprio in un momento in cui il partito, anche a livello locale, deve confrontarsi. Da un iniziale allineamento sulle posizioni filo-governative e da un rifiuto anche abbastanza pesante nei confronti di chi sollevava obiezioni, si sta passando a una critica obiettiva all’operato di un governo difficile da approvare. Tra l’altro in presenza di dichiarazioni di Silvio Berlusconi che lasciano intendere chiaramente come l’appoggio a Monti sia tutt’altro che scontato e duraturo.
L’incontro di lunedì dovrebbe poi servire ad aprire la stagione dei congressi.

Altro momento di democrazia interna al partito che ha spesso creato polemiche. Questa volta, tra l’altro, ben difficilmente si arriverà a posizioni condivise. Ci potrebbe essere un confronto reale sulla guida locale del partito e anche una serie di candidature diverse a tutti i livelli.

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