Come risaputo Coop, per la particolarità della sua storia e del suo fitto intreccio economico, politico e sindacale è da sempre un caso assai particolare nelluniverso della grande distribuzione. Nella nostra regione, caratterizzata dal monopolio assoluto di Coop nellambito degli Ipermercati, sta affiorando Una serie cospicua di inquietanti segnali e lapparire di dissonanze talmente evidenti da lasciare a bocca aperta. Innanzitutto un sempre più aggressivo atteggiamento verso i dipendenti (frutto anche della marcata remissività dei sindacati di categoria). La (presunta) cooperazione che incontra il... liberismo «spinto». Uninchiesta giornalistica sulle sentenze giudiziarie che vedono Coop ripetutamente sconfitta nelle cause intentate da lavoratori (sempre privatamente, mai con lappoggio sindacale) o sulle offerte in denaro per liberarsi dei dipendenti «indesiderati» genererebbe sorprese a non finire. Lultimo caso a La Spezia rispetto a 5 addetti licenziati in tronco perché ripresi con telecamere a circuito chiuso non segnalate (alla faccia della privacy!) mentre mangiavano, pare, merendine «scadute».
O ancora, se in questi giorni vi trovaste alla Coop e voleste acquistare un film in dvd avreste una sola possibilità. «Viva Zapatero!». Nei punti vendita Coop più grandi, come la Negro, spesso lunico espositore è proprio quello del film della Guzzanti. In diversi punti vendita più piccoli, per esempio Piccapietra o Vado Ligure, lunico titolo a disposizione è guarda caso «Viva Zapatero!».
Gli ingenui potrebbero pensare a una lodevole iniziativa tesa a sostenere titoli che non sono stati sostenuti da una distribuzione adeguata, ma non è questo il caso. Si sarebbero potuti coinvolgere film di Crialese o Sorrentino, per esempio. Non questo, «...già molto fortunato e premiato documentario satirico» (Venerdì di Repubblica del 16.12.05).
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