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Coppa America, Crespo e Recoba lanciano la sfida ai resti del Brasile

Campioni in carica senza Kakà, Ronaldo e Adriano. E Chavez fa propaganda

Sarà ancora Brasile contro Argentina, ma non si registrerà la riedizione del derby di Milano. Perché la 42ª edizione della Coppa America, il torneo per nazioni più antico del mondo che prenderà oggi il via fino al 15 luglio in Venezuela (prima volta nella sua storia) non metterà di fronte il duo Kakà-Ronaldo al nerazzurro Adriano che con i suoi gol portò alla vittoria la Seleçao nel 2004. Un derby mancato che non contribuisce certo a valorizzare la manifestazione, depauperata anche dall’assenza di Ronaldinho, mentre saranno regolarmente in campo gli argentini Messi, Riquelme e Tevez. Insomma, poche le stelle, tanti i signor nessuno che si disputano una coppa per ben 14 volte vinta da Argentina e Uruguay e per 7 dal Brasile. Una «copa» alla sudamericana che, proprio per i tanti vuoti tra i campioni, solletica addirittura l’appetito di una cenerentola come i padroni di casa del Venezuela.
Al punto che il presidente Hugo Chavez, dopo aver proibito dimostrazioni di piazza e proteste da parte dell’opposizione politica, ha sfidato i colleghi presidenti, il brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e l’argentino Nestor Kirchner. «Vinceremo di goleada contro Brasile e Argentina», il proclama di Chavez. «Ho avvisato per primo Lula, gli ho detto di non prenderla come una mancanza di rispetto nei suoi confronti se vinceremo per 3-0 contro la sua Seleçao. E ho chiesto di non offendersi anche a Kircher se gli verrà riservato lo stesso trattamento». «E se ci fosse stata anche Cuba, allora con loro avremmo vinto 5-0, proprio per fare un dispetto al mio grande amico Fidel Castro». Ma non è finita perché il populista Chavez, visto che la coppa America ha due ospiti illustri come Messico e Usa (vincitore 2-1 sul Messico nella recente Gold Cup), ha ordinato un controllo rigido sui giocatori a stelle e strisce perché non abbiano contatti con la popolazione.
Decisamente più tranquilla sarà la permanenza in Venezuela degli «italiani»: gli interisti-argentini Javier Zanetti, Cambiasso, Burdisso e Crespo; i brasiliani Doni, Maicon e Juan (neo romanista), il colombiano-nerazzurro Cordoba; gli uruguaiani Recoba, Carini e Valdez (Treviso); il paraguaiano Dante Lopez (Crotone). Per Recoba in particolare l’occasione forse definitiva per mettersi in mostra e dare certezze al club che l’acquisterà.

Perché, ormai è certo, la sua storia all’Inter è da considerarsi conclusa.
Le partite di oggi e la tv: Uruguay-Perù (ore 24), Venezuela-Bolivia (2,45) diretta su Sport Italia

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