da Madrid
«Un cul en Carabanchel», ovvero un tifoso del Barcellona nel quartiere di Carabanchel, il più operaio e madridista della capitale, così il quotidiano El Pais definisce il primo ministro socialista Zapatero, dopo la gaffe sul tifo calcistico. Davanti ad alcune migliaia di simpatizzanti socialisti, Zapatero si è lasciato trascinare dal cuore sportivo nellenfasi di un discorso. Dimenticando il suo famoso «talante», i buoni uffici di sempre, ha pronosticato: «Questanno una squadra spagnola vincerà la Champions».
Non lavesse mai detto, inattesa ma pronosticabile la grandinata di fischi che ha investito il premier. Dopo la gaffe, il premier è stato costretto a rettificare il tiro: «Questanno un partito socialista operaio e spagnolo vincerà le elezioni municipali, regionali, generali». Così va meglio ha detto il popolo, convenuto per celebrare i primi due anni di successi di governo.
Niente da fare: i colori blaugrana sono fumo per gli occhi dei veri tifosi del Real Madrid. «Zapatero è bravissimo, ha un solo difetto: tifa Barcellona» ha concluso il ministro degli Interni spagnolo, intimo amico del premier. Guai per un politico schierarsi nel calcio, se non è sicuro della platea che lascolta. Zapatero, nato a Leon nel nord della Castiglia, non aveva considerato questo problema. Il quartiere di Carabanchel, periferia sud della capitale, è diviso nel tifo tra Atletico e Real: squadra popolare la prima, elitaria la seconda. Ma il Barcellona riesce a riunirli nel tifo avverso.
Il Barcellona resta il nemico numero uno non solo nel calcio. Madrid è la Spagna centralizzata, Barcellona è la Catalogna separatista.
«Coppa al Barça» Zapatero tifoso fischiato a Madrid
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