Mercoledì prossimo lOlimpico rimarrà desolatamente vuoto. Neppure uno spiraglio sulla partita Roma-Napoli di Coppa Italia, che si giocherà a porte chiuse, salvo una - a questo punto altamente improbabile - decisione contraria del Tar del Lazio che lunedì prossimo, 9 gennaio dovrà stabilire se accogliere o meno la richiesta di sospensiva presentata dallufficio legale della Roma calcio rispetto allordinanza decisa dal prefetto.
La mazzata finale è arrivata ieri con la riunione dellOsservatorio nazionale del ministero dellInterno sulle manifestazioni sportive che ha definito Roma-Napoli una partita al massimo livello di rischio. Lorganismo del Viminale, presieduto dal dottor Francesco Tagliente, ha tra i suoi componenti i rappresentati del Coni, della Lega, delle squadre di calcio, delle forze dellordine e dei beni culturali e sovrintende a tutte le manifestazioni sportive dal punto di vista dellordine pubblico.
In seguito a un esame collegiale di tutte le problematiche di ordine e sicurezza pubblica, lOsservatorio ha reputato allunanimità che il grado di rischio della gara «è a livello 3» e per questo ha scritto al prefetto di Roma, Achille Serra, affinché adotti tutti i provvedimenti necessari per garantire lordine pubblico. Proprio in questa direzione il Comitato provinciale per lordine e la sicurezza, presieduto dallo stesso Serra, nell'incontro del 28 dicembre aveva deciso di far disputare lincontro di calcio a porte chiuse.
«A Napoli - spiegò Serra dopo la riunione del comitato - ci sono stati incidenti molto gravi. Ci sono state anche minacce reciproche delle due tifoserie del tipo ci rivedremo a Roma». Il «pronunciamento» dellOsservatorio del ministero dellInterno è stato commentato con soddisfazione proprio dal prefetto Serra: «Mi fa piacere - ha detto ieri, subito dopo la riunione - che il Comitato per lordine e sicurezza che aveva adottato questa soluzione abbia visto giusto, visto che arriva la valutazione del massimo organo tecnico nazionale».
Lunica certezza, al momento, è che lo stadio Olimpico sarà, comunque blindato, anche se deserto. I controlli verranno, ovviamente estesi ai caselli autostradali e alle stazioni ferroviarie per impedire larrivo degli ultrà.
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