Tonino cult su Facebook. Cerchi il leader dellIdv e prima ancora della sua home page trovi il gruppo «Le mirabolanti metafore di Antonio Di Pietro», dedicato agli strafalcioni dellex Pm. «Hai anche tu una frase di Tonino nel cassetto? Cosa aspetti a condividerla?» dice linvito. Detto fatto, ce ne sono a centinaia. Quella migliore spicca sulla foto di un Di Pietro in perfetto stile suo, mano gesticolante e bocca spalancata. È lepica imitazione di Corrado Guzzanti, che fa: «È come quando giochi a carte e tieni tre coppe in mano e vince coppe. Poi quand tocca te quello dice: No! Adess vale spade. Ma come? Quando faceva comoda te era coppe mo che è il cittadino che tiene e coppe vale spade?».
E poiché vallo a distinguere il Tonino vero da quello finto, chi posta le sue frasi indica pure la fonte, dallarticolo ics al libro ipsilon. Cè il Tonino in versione «ecco come ti rubo i voti del Pd»: «Gesù bambino apri gli occhi a coloro che, invece di fare opposizione, decidono di fare inciuci con questa maggioranza». E anche: «I Democratici sono solo cicale che cinguettano». E cè, ovvio, il Tonino in versione «ecco come ti attacco il premier», fra un «Affidare a Berlusconi la riforma della giustizia è come chiedere a un cappone di festeggiare il Natale», allesilarante ancorché strategico: «Laltro giorno ho detto che Berlusconi è un disco rotto, ora dico che è un cd rotto, così mi faccio capire anche dai giovani». E cè il Tonino in versione di tutto un po. Lormai tormentone: «È vero o non è vero...». Il misterioso: «Non facciamo di un filo, un fascio». Il Vangelo secondo Tonino: «Voi state a vedere lo stuzzicadenti nellocchio e non guardate la trave».
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