«Sensibilizzare sulla questione delle coppie di fatto ricorrendo alla spettacolarizzazione del problema significa danneggiare proprio la ricerca di una tutela delle diversità che non sia in contrasto con i superiori valori della famiglia naturale fondata sul matrimonio». Così il presidente della federazione romana di An, Vincenzo Piso, commenta la manifestazione Arcigay sulle coppie di fatto, prevista per il 14 gennaio a Roma. «Manifestazioni del genere - afferma Piso - che vedono anche limproprio protagonismo di alti rappresentanti delle istituzioni politiche e giurisdizionali, non fanno altro che banalizzare la grande complessità etica, sociale e culturale, che è dietro la questione delle coppie di fatto».
Per lesponente di An, «se infatti non va sottovalutata una situazione come quelle delle convivenze fuori dal matrimonio, che riguarda il 5% degli italiani, è anche vero che la ricerca di forme di tutela compatibili con linattaccabile valore costituzionale della famiglia naturale non può passare per proclami ed esibizioni di piazza che sviliscono la profondità della questione».
Il 14 gennaio, in piazza Farnese, sarà un magistrato della Corte di Cassazione a «celebrare» simbolicamente le unioni di fatto, gay ed eterosessuali, di alcuni esponenti politici italiani: lo ha reso noto Arcigay, sottolineando come levento voglia evidenziare lurgenza dellapprovazione di una legge sul Patto civile di convivenza. Giovanni Palombarini, membro della Corte Suprema di Cassazione, è il magistrato che unirà in «pacs» con il proprio partner una decina di esponenti politici facenti parte di tutti gli organi istituzionali, dal Parlamento europeo a quello italiano, dagli enti locali alle circoscrizioni.
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