da Milano
Le esigenze cautelari risultano «aggravate a seguito della condotta posta in essere dallindagato, che pur nellattuale restrizione intramuraria, ha continuato a dare disposizioni in ordine alla gestione delle società e alla assegnazione delle varie cariche societarie, fornendo indicazione per sottrarre ingenti somme di denaro allattività di indagine e per occultare documentazione afferente le aziende del gruppo, la cui acquisizione potrebbe consentire di delineare più compiutamente le attività illecite compiute nel quadro di un disegno criminoso di vasta portata e durata». È la valutazione del gip, Maurizio Caivano che, con una ordinanza di cinque pagine, ha respinto la richiesta dellimmobiliarista Danilo Coppola di revoca o sostituzione della misura del carcere, disponendo, tuttavia, il suo trasferimento nel reparto di osservazione psichiatrica di Rebibbia o «in altra che sarà eventualmente indicata dal dipartimento dellamministrazione penitenziaria».
«Tali esigenze - si legge nel provvedimento - non possono certamente ritenersi attenuate in virtù delle dimissioni di Coppola dalle cariche societarie e dallaffidamento della conduzione delle aziende a terzi soggetti sia perché, comunque, permane l'esigenza investigativa di identificare tutti i componenti del sodalizio, ricostruire gli affari gestionali e le movimentazioni finanziarie riferibili a tutte le società del gruppo», sia in quanto le esigenze risultano aggravate, per esempio, da alcune conversazioni ambientali intercettate presso il carcere di Regina Coeli tra Coppola e i suoi familiari.
In proposito, il gip cita un colloquio avuto il 9 marzo scorso da Coppola con la madre a proposito della vendita delle azioni di Mediobanca, suggerendole di mettere il danaro «sulla Tikal dove sono gli altri 10»; il colloquio avuto dallo stesso con la moglie Silvia Necci alla quale dice che «in Lussemburgo ci sono 10 milioni di euro, non si sa mai, non deve dirlo a nessuno e la invita a contattare Massimo Faenza, confidandole di avergli dato un sacco di miliardi e di riferirgli di non rientrare dai finanziamenti, altrimenti sarebbe successo la fine del mondo e lui avrebbe detto tutto».
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